Entra in scena una depressione dall’Atlantico Nel momento in cui i resti dell’ex uragano Katia hanno traslato verso l’Artico Russo, allontanandosi dal contesto europeo, un nuovo apporto perturbato si sta organizzando con riflessi per ora confinati all’Europa Occidentale. A differenza degli assalti precedenti, la nuova perturbazione intende puntare a latitudini più basse e sta quindi ingaggiando una dura contrapposizione rispetto all’anticiclone che resta il dominatore assoluto della scena per quel che riguarda il bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
L’onda ciclonica verrà alimentata da un robusto nucleo freddo e riuscirà ad affondare il colpo, ma in attesa degli eventi dobbiamo per il momento ancora descrivere una situazione pienamente estiva per quel che riguarda non solo l’Italia, ma anche l’Iberia e le zone balcaniche. I segnali del peggioramento s’intravedono tra il nord della Spagna e la Germania, ove si va sviluppando una linea di confluenza fra masse d’aria di differente origine, favorevole alla formazione di cellule temporalesche.
Prime piccole avvisaglie di cambiamento anche sull’Italia, dove i primi disturbi temporaleschi tendono ad avvicinarsi ai confini alpini occidentali. La maggiore presenza di umidità alle alte quote ha favorito la presenza di qualche nube di tipo alto su qualche zona del Centro-Nord, con velature in qualche caso determinare anche dalle scie di condensazione del traffico aereo. Come già accaduto nei giorni scorsi, una modesta attività instabile pomeridiana ha interessato le zone appenninica meridionali, con qualche sporadico scroscio di pioggia.