L’attenzione rivolta ai prossimi giorni, come detto ieri, distoglieva l’attenzione verso un’evoluzione che, nel suo complesso, potevamo ritenere unica nell’intero cammino autunnale. Una vasta depressione prossima alle Isole Britanniche inviava sistemi frontali in direzione dell’Europa Centro occidentale, la cui traiettoria sarebbe stata, ben presto, rivolta verso il bacino del Mediterraneo.
Avvisaglie potevano registrarsi nella giornata di ieri, allorquando temporali residui, figli della suddetta configurazione barica, dopo essere transitati su parte del Centro Nord, raggiungevano rapidi le regioni del Sud. Le precipitazioni annesse cadevano persino durante le ore pomeridiane, mentre sul resto dello stivale, osservazione del satellite docet, era in corso un temporaneo miglioramento.
Gli amanti della meteorologia vecchio stampo, magari dotati di barometro a muro, potevano tuttavia notare un rapido quanto sensibile calo della pressione. L’autunno bussava alla porta, un po’ come capitava, certamente sovente, in passato. Un nuovo sistema frontale, esteso dalla Penisola Iberica all’Europa Centrale, muoveva grandi passi in direzione del Mediterraneo. A seguito, tese correnti occidentali, forti su medio e alto Tirreno, attualmente in rotazione dai quadranti Nord occidentali.
Diminuzione delle temperature, quindi, annessa al fronte freddo giunto durante le ore notturne e da ascrivere al profondo minimo di pressione che attualmente ritroviamo poco ad Est delle coste medio-alto Adriatiche. Da qui ecco l’alba di quella che, da tempo, si ricorda forse come l’unica notte temporalesca addirittura da ottobre. Piogge, localmente moderate, sono cadute in particolare su Sardegna e coste del medio Tirreno, dalla bassa Toscana fin verso il Golfo di Napoli. Peculiarità i tuoni, a testimonianza di un peggioramento quasi di stampo settembrino, allorquando i contrasti termici tra aria fredda in arrivo e mare caldo, potevano acuire i fenomeni da instabilità.
In questo momento si assiste al graduale trasferimento degli stessi verso Sud, con interessamento, persistente, della costa basso tirrenica. Tra la tarda mattinata ed il primo pomeriggio vi potranno essere intensi fenomeni, con rovesci temporaleschi, su coste lucane e calabresi, in espansione fin verso l’entroterra.
Fenomeni che poi, tra il tardo pomeriggio e le prime ore della sera, bagneranno principalmente la Calabria, la Sicilia orientale e la Puglia meridionale, mentre altrove si ridurranno a piogge sparse i piovaschi. Il miglioramento, già in atto al Nord e le regioni alto tirreniche, si porterà gradualmente verso Sud, figlio dello spostamento verso Est del minimo di pressione e contemporaneo aumento di pressione da Sudovest.
Le temperature, come detto, stanno subendo un deciso calo, ora ad opera di tese correnti Nord occidentali. Diminuzione che, nella notte, ha portato la neve sui rilievi alpini Centro occidentali anche al di sotto dei 1400 m, specie sulla Valle d’Aosta. L’Appennino è stato imbiancato soltanto alle quote più alte, oltre i 1800-2000 m, ma le prossime ore porteranno un calo delle stesse.