Il secondo dei tre ponti in rapida successione (festività pasquali, 25 aprile e 1 maggio) è alle spalle ed ora si guarda con un po’ di preoccupazione alle sorti meteorologiche del prossimo. Ciò perché le premesse, osservando il tempo anche semplicemente affacciandosi alla finestra, sono tutt’altro che incoraggianti. Ultimamente abbiamo apprezzato, si fa per dire, il volto capriccioso della primavera. Dopo marzo ed anche qualche giorno d’aprile all’insegna del sole e del caldo, c’eravamo illusi che la bella stagione fosse dietro l’angolo.
Invece no. Per le belle giornate tardo primaverili, viatico dell’estate, dovremo attendere. Ieri, ad esempio, è giunta una più vivace perturbazione atlantica e sfruttando la mancanza di una struttura anticiclonica capace di arginarne la tracotanza ha generato condizioni di maltempo diffuso. Venendo da nordovest, prima dall’Islanda e poi dalla Gran Bretagna, s’è portata dietro aria relativamente fresca e le temperature hanno registrato un brusco calo.
Diminuzione che ha investito centro nord e Sardegna, ma che nel corso della giornata odierna si propagherà verso sud. Diminuzione che ha favorito la ricomparsa della neve anche sui rilievi, sia sulle Alpi che lungo la dorsale appenninica. Il quadro, per quel che concerne le prossime ore, non registrerà sostanziali variazioni. Diciamo subito che al momento sta piovendo diffusamente nelle regioni settentrionali e su parte delle centrali, mentre i primi scrosci di pioggia si sono affacciati anche sulla Puglia Salentina e sulle coste ioniche.
Preludio alla forte instabilità che andrà a svilupparsi durante le ore centrali e che oltre ad interessare rilievi e zone limitrofe, coinvolgerà facilmente zone pianeggianti e costiere. Ci aspettiamo acquazzoni localmente violenti, anche a carattere temporalesco ed associati a delle grandinate. Sui rilievi alpini nevicherà attorno ai 1600/1800 metri, ma non si escludono sconfinamenti a quote inferiori sui settori di ponente. Anche sull’Appennino centro settentrionale nevicherà attorno ai 1800 metri, mentre più a sud la quota neve risulterà ubicata attorno ai 2000 metri.