Fin da stamane ci saremo resi conto che qualcosa sta mutando, bruscamente. Al Nord si stanno intensificando venti di foehn, che localmente potrebbero divenire persino burrascosi, mentre in Sardegna sta arrivando il Maestrale. Al Centro ben presto i venti si disporranno dai quadranti settentrionali – diventando forti – mentre al Sud e in Sicilia il vento da Nord giungerà nel corso della sera. E’ il sintomo di un possente cambio circolatorio che sta investendo gran parte d’Europa.
Se ci spostiamo ad ovest dell’Italia possiamo identificare una vasta area di sereno. Un blocco anticiclonico ha difatti raggiunto i settori occidentali del Continente, estendendosi verso nord. Una spinta dinamica che come accade più spesso nel corso dell’Inverno, pilota masse d’aria Artica verso sud. Se portiamo lo sguardo verso le zone centro orientali europee, notiamo infatti un complesso sistema nuvoloso. Si tratta di un’ansa ciclonica al cui interno agisce un’area di Bassa Pressione riconducibile direttamente al Vortice Polare.
Che significa? Tradotto in parole semplici siamo dinanzi ad uno scenario prettamente invernale, con una vasta depressione alimentata da impulsi di aria piuttosto fredda di matrice Artica. Da domani l’intera struttura – dopo aver lambito l’arco alpino nella giornata di oggi determinando un guasto prima al Centro e poi al Sud – si posizionerà principalmente sui Balcani, ma nel corso dei giorni l’azione retrograda dal Vortice chiuso porterà una goccia fredda ad interessare le nostre regioni.
Si tratta di un’evoluzione tipicamente invernale e considerate le temperature previste la neve dovrebbe cadere in Adriatico e al Sud a quote estremamente basse. Consideriamo che siamo in Ottobre, non escludiamo che delle spruzzate possano giungere ad interessare Capoluoghi avvezzi al freddo da est come Potenza e Campobasso.
Ma torniamo al tempo odierno. Detto in apertura del vento, che è previsto in ulteriore sensibile intensificazione nelle prossime ore, attualmente si segnala qualche rovescio sul Friuli Venezia Giulia, in Toscana, su Napoli e nella Calabria tirrenica. Col trascorrere del mattino, mentre al Nord la nuvolosità si addosserà all’arco alpino con possibilità di neve a 1200-1300 m di quota, al Centro e poi al Sud si prevede un rapido peggioramento. Giungeranno rovesci anche di forte intensità e localmente a carattere temporalesco. Vista l’intrusione di aria progressivamente più fredda, il calo termico faciliterà la comparsa della prima neve in Appennino, attorno ai 1400 m di quota.
Le prime zone a essere interessate dal miglioramento saranno le Centrali tirrenici, poi gradualmente anche il versante Adriatico. Sul Meridione la fenomenologia arriverà dal pomeriggio e si protrarrà fino a sera. Considerata la circolazione da sudovest, le aree maggiormente interessate saranno quelle tirreniche. Sulle Isole maggiori, tempo variabile con possibilità di qualche sporadico rovescio prima in Sardegna, successivamente sulla Sicilia. Le temperature sono attese in calo un po’ dappertutto, sensibile al Centro Nord e in Sardegna. I mari diverranno agitati o molto agitati, persino grossi in alcuni tratti esposti ai forti venti settentrionali.