La presenza di un’area ciclonica sull’Egeo va a richiamare correnti fredde da nord-nord/est su parte dell’Italia: le ripercussioni instabili di questa circolazione settentrionale hanno investito più direttamente le regioni adriatiche del Centro-Sud, ove si sono avuti frequenti rovesci a sfondo nevoso fino a quote localmente collinari. In Abruzzo, Molise e Puglia Garganica le precipitazioni sono risultate più frequenti, assumendo carattere localmente temporalesco: nei maggiori rovesci, la neve è riuscita a spingersi temporaneamente fino a quote decisamente basse, persino attorno ai 300-400 metri d’altezza.
Una discreta coltre bianca ha ricoperto i principali paesi di alta collina e montagna dell’entroterra abruzzese e molisano, anche se i fenomeni hanno un po’ agito a macchia di leopardo. Ci troviamo comunque di fronte ad un Italia nettamente divisa: la gran parte del Paese ha beneficiato di un inizio settimana col sole, merito della protezione del lembo orientale di un campo d’alta pressione di matrice atlantica. Laddove il sole ha prevalso, le temperature diurne sono salite su livelli notevoli, superano anche i 15 gradi, specie in Sardegna e Liguria.
I massimi anticiclonici si trovano situati fra la Francia e la Penisola Iberica, zone dove prevale in modo schiacciante il bel tempo, a parte nubi basse e nebbie sulla parte nord della nazione transalpina a causa dello scorrimento di sbuffi d’aria umida. Pian piano l’alta pressione avanzerà ulteriormente verso levante, mentre i sistemi perturbati atlantici continueranno a transitare solo ad alte latitudini, senza aver modo di trovare sfogo verso il Mediterraneo.