Resta in piedi una situazione di marcata instabilità su molte regioni del nostro Paese, stante la persistenza in loco di una struttura depressionaria a tutte le quote, che mantiene in attività un’articola serie di strutture frontali.
Infiltrazioni di matrice oceanica, relativamente fresche in quota, riescono ancora ad inserirsi dalla Francia, alimentando il vortice posizionato al suolo sulle regioni centrali, con il perno della saccatura in quota che si è lentamente spostato verso il medio-alto versante adriatico.
La novità saliente odierna riguarda l’incursione d’aria più fresca ed instabile al Sud, direttamente riconducibile alla lenta traslazione verso levante del cut-off depressionario. L’incedere d’aria più fresca in quota ha così accresciuto i contrasti rispetto al recente flusso d’estrazione meridionale, permettendo la genesi di diffuse celle temporalesche che al momento stanno interessando il Basso Tirreno, la Lucania e la Puglia.
Le temperature diurne sono pertanto leggermente calate rispetto alla giornata di ieri, seppure ancora si siano raggiunte punte di 25 gradi sul catanese e sul barese. Valori del tutto simili sul sud della Sardegna, ove le condizioni meteo sono nettamente migliorate.
Il maltempo continua invece a picchiare duro sulle regioni centrali tirreniche, già interessate ieri da precipitazioni di notevole rilievo, tanto che su alcune zone, in appena 24 ore, è caduta tanta acqua pari a quanta normalmente ne dovrebbe cadere in tutto il mese di Maggio.
Non sono mancate abbondanti precipitazioni anche in terra marchigiana, ma la situazione peggiore è sul Lazio, interessato quest’oggi dall’incurvamento del ramo freddo e più attivo della struttura frontale, in costante autorigenerazione sotto l’imminente spinta più fresca da W/NW. Le precipitazioni, collegate a questo tipo di sinottica, si sono propagate anche verso buona parte della Campania.
Non esce fuori dal contesto perturbato nemmeno il Nord, seppure siano subentrate condizioni di maggiore variabilità, con presenza di schiarite a tratti, specie sulle zone centro-occidentali dalla Val Padana. La copertura nuvolosa più significativa interessa le catene montuose, ma temporali sono attualmente in atto anche sulla pianura veneta.
Una nuova temporanea fase piovosa è attesa per questa notte sul Nord-Ovest, a causa dell’arrivo di un debole nocciolo freddo in quota. Come evidenzia la mappa in alto, si potranno avere forti precipitazioni, nell’arco della notte, sull’Appennino Centrale Ligure e l’Oltrepò Pavese. Tuttavia, non è escluso che le precipitazioni vadano ad interessare zone più a nord, quali il biellese ed il novarese.
Le regioni settentrionali saranno le ultime ad uscire fuori dall’influenza instabile, poiché la saccatura giunta da occidente tenderà ad allentare la propria morsa a partire da sud, ove assisteremo a una graduale ripresa dei geopotenziali. Rammentiamo che il naturale sbocco verso est della circolazione perturbata non è possibile, a causa del muro anticiclonico sub-tropicale sempre proteso sulle zone orientali euro-mediterranee.
Il recupero dell’Alta Pressione di matrice sub-tropicale sulle nostre regioni centro-meridionali sarà ulteriormente incentivato dalla discesa di un nuovo nucleo depressionario altantico sulla Penisola Iberica, il quale sospingerà nel week-end nuove masse instabili-perturbate da sud/ovest verso le regioni settentrionali italiane.
La pioggia tornerà quindi ancora probabilmente protagonista, ma non va trascurato come, a fronte di questo probabile peggioramento, giungerà di rincalzo aria piuttosto calda nord-africana su buona parte del Centro-Sud e delle Isole, per quella che potrebbe essere una vampata di calore notevole e destinata a protrarsi anche per i giorni della prossima settimana.