OPPRIMENTE ABBRACCIO ANTICICLONICO Quasi tutta l’Europa resta imprigionata nelle rete dell’anticiclone: le uniche aree escluse dall’abbraccio stabilizzante sono quelle più settentrionali, ovvero la Scozia e parte dei settori occidentali e settentrionali della Scandinavia, lambite dalle umide correnti atlantiche. Per il resto il sereno domina diffusamente, anche sulle nazioni orientali laddove tuttavia riesce a scorrere un flusso d’aria fresca dai quadranti settentrionali. Solo nelle ore più fredde il ristagno dell’aria prodotto dall’anticiclone favorisce la genesi di dense foschie e nebbie: da notare anche l’addossamento di nubi basse e nebbie verso le coste meridionali scandinave, per effetto dell’affluire dell’aria calda sulla superficie del mare più fredda.
Lo scenario è sempre lo stesso anche sul Mediterraneo, con un po’ di balletto instabile confinato fra Baleari, Algeria e Tunisia. Sul comparto centro-occidentale europeo è sempre il caldo ad essere il principale protagonista: sull’Inghilterra si sono misurati 30 gradi, evento mai verificatosi prima ad ottobre. Di contro, ha invece fatto molto più fresco tra Scozia ed Irlanda, dove si sono avute frequenti precipitazioni. Sul resto dell’Europa sempre grande calura, con i valori più elevati sulla Penisola Iberica dove si sono misurati 34 gradi a La Coruna e 33° a Bilbao.
Inizio d’ottobre prettamente estivo anche sull’Italia, dove la struttura anticiclonica si è ulteriormente consolidata: solo sull’estremo Sud non è mancato qualche sporadico annuvolamento pomeridiano generalmente improduttivo in prossimità dei rilievi. L’elemento saliente è proprio il caldo estivo con i primi record già caduti al Nord Italia: si tratta di Trieste, Genova e Verona Villafranca, ove le temperature hanno raggiunto la soglia di circa 28 gradi, sufficiente per battere i precedenti record d’ottobre misurati in passato nelle stesse località.