Dopo aver fronteggiato due possenti ondate di caldo, il quadro meteorologico europeo ha subito profonde modifiche. Le Depressioni Atlantiche, prima confinate a largo del Portogallo, hanno cambiato posizionamento e le incursioni cicloniche hanno avuto modo di insinuarsi facilmente nel Mediterraneo. Il primo assalto giunse sul finire della scorsa settimana e provocò maltempo in varie parti d’Italia. Il secondo si sta realizzando proprio in queste ore ma fin dai giorni scorsi dava luogo a temporali localmente violenti nelle regioni Settentrionali.
Oggi, tanti di voi lo sapranno, avremo a che fare con un’altra goccia fredda. Se preferite lo chiameremo “Erik”, ovvero il nome attribuitogli ufficialmente dall’Università di Berlino. Quel che importa è che gli effetti che andrà a produrre risulteranno notevoli. Attualmente sta piovendo in Emilia Romagna, alcune zone del Triveneto e sulle Adriatiche. Abbiamo ampie schiarite sul Nordovest, lungo le tirreniche e nubi a sprazzi tra le due Isole Maggiori.
L’evoluzione giornaliera proporrà forte maltempo tra Emilia Romagna, Marche, zone orientali dell’alta Toscana e sull’Umbria del nord. Aree dove le piogge, o anche i temporali, potrebbero risultare così intense da dar luogo a qualche nubifragio. Pioverà anche sulle regioni Centrali e vi saranno degli scrosci di pioggia abbastanza importanti sulla Puglia. Nel resto del Sud, come anche sulle due Isole Maggiori, le condizioni di variabilità potrebbero sfociare localmente in piogge sparse o sporadiche manifestazioni temporalesche. Sul Nordovest, infine, oggi non dovrebbero esserci fenomeni degni di nota eccezion fatta per sporadici acquazzoni sulle Alpi.
Le temperature sono attese in calo anche al Sud, mentre la ventilazione avrà regime ciclonico in rotazione attorno al minimo pressorio collocato tra la Sardegna e il Tirreno centrale. I valori termici, giusto sottolinearlo, si stanno orientando ben al di sotto della norma tant’è che la neve è ricomparsa anche sulle maggiori cime dell’Appennino settentrionale.