Ieri è iniziata ufficialmente l’azione Artica che ci terrà compagnia sino all’inizio della nuova settimana, acuendosi ulteriormente tra le giornate di domani e domenica. Vari impulsi di aria molto fredda si getteranno nel Mediterraneo scorrendo lungo il bordo orientale dell’Alta Pressione delle Azzorre posizionata meridianamente in Oceano Atlantico. Aria che fluisce principalmente dalla Valle del Rodano ma nei prossimi giorni osserveremo un parziale spostamento della struttura ciclonica verso est e di conseguenze le correnti assumeranno anche una componente nord orientale.
Ma fin da ieri sono stati evidenti gli effetti prodotti. Venivamo da un periodo sostanzialmente mite, caratterizzato da una persistenza di venti meridionali che ci ha consegnato temperature oltre media. Naturale che l’irruente azione fredda ha dato luogo a quei contrasti termici che sono stati alla basse dei fenomeni grandinigeni che hanno investito diverse regioni peninsulari. Ma poi, col passare delle ore e con la maggiore intrusione dell’aria fredda – anche grazie alle precipitazioni – la grandine è diventata gragnola, poi è venuta la neve.
Sapevamo che la traiettoria iniziale del flusso Artico avrebbe penalizzato la Sardegna, qui le precipitazioni nevose si sono spinte facilmente a quote collinari, anche al di sotto dei 500 m di quota. Evoluzione che verrà replicata nella giornata odierna, v’è da dire che non abbiamo perturbazioni organizzate in grado di favorire precipitazioni durature e consistenti, i fenomeni sono dati appunto dall’ingresso delle diverse linee d’instabilità di matrice Artica.
In tal senso è lecito non attendersi fioccate lunghe, ma certo non mancheranno occasioni per nevicate anche di una certa intensità, seppure brevi, che potranno dare al paesaggio quell’aspetto tipico della stagione invernale.
Al Nord avremo condizioni di tempo stabile, ci sarà freddo, è vero, le nuvole, anche per via dei venti di foehn, si ammasseranno nelle zone alpine confinali ove non si escludono deboli nevicate. Sole che sovente bacerà le regioni tirreniche, tuttavia non si escludono sporadici annuvolamenti che potrebbero determinare qualche isolato fenomeno serale tra la Toscana e le aree appenniniche orientali laziali. La neve cadrà sino a bassa quota, anche in collina.
Fenomeni che, sempre deboli, potrebbero transitare rapidamente nelle Marche, al mattino. La neve interesserà le aree collinari. Aree collinari della Sardegna che anche oggi verranno messe alla prova da nuove fioccate. I fenomeni andranno intensificandosi nel corso del pomeriggio e colpiranno soprattutto le zone interne centro settentrionali dell’Isola. Ma le maggiori precipitazioni sono attese in Sicilia, ove pioverà nelle coste e la neve è attesa sui rilievi sino a quote localmente alto collinari, in particolare nel corso della sera. Precipitazioni che si concentreranno soprattutto nelle zone settentrionali della regione.
Per quel che concerne il Sud, concludendo, avremo qualche fenomeno tra la Puglia, nevoso in collina, e la Calabria. Qui le nevicate cadranno deboli e sparse nelle zone interne appenniniche sino a quote prossime all’alta collina.