Il secondo weekend del mese ha segnato condizioni meteorologiche tutt’altro che stabili, in opposizione a quanto accaduto soltanto una settimana fa. Difatti, la memoria non è corta, sino a qualche giorno fa l’Italia era alle prese con un inizio d’autunno meteo dal sapore tipicamente estivo. Alte temperature, frutto di aria calda africana in quota, tanto sole e ventilazione pressoché assente, portavano scampoli d’agosto laddove non vi sarebbero dovuti essere.
Tuttavia, l’abbiamo ricordato più d’una volta, si trattava di condizioni statisticamente probabili. Gli archivi meteo, sovente propongono, osservandoli, mesi settembrini tutt’altro che autunnali. Ma quell’alta pressione che per giorni ha garantito tempo estivo, progressivamente ha risentito degli attacchi depressionari provenienti da Ovest, portandosi così gradualmente verso l’Europa dell’Est.
L’azione combinata di correnti orientali, scaturite dal suddetto movimento verso Levante, ed infiltrazioni umide da Ovest, hanno portato ad un progressivo indebolimento della struttura anticiclonica e conseguente aumento degli indici d’instabilità. Ossia quel parametro che concorre alla formazione delle temibili celle temporalesche.
Temibili, è vero, perché è cronaca di 48 ore fa la tragedia che ha sconvolto un piccolo centro della Sardegna, laddove due giovani sono morti a causa di un fulmine generato da un improvviso quanto letale temporale. Fenomeni che, oltre l’Isola maggiore, hanno interessato gran parte dei rilievi del Centro Sud, Sicilia compresa; talvolta locali e deboli, altre violenti e diffusi.
La situazione odierna proporrà un copione pressoché uguale alle 72 ore precedenti. L’alta pressione presente ad Est del nostro Paese seguiterà ad influenzarci, e le correnti, deboli, orientali, andranno ad impattare in quelle infiltrazioni umide provenienti da Ovest ed associate ad un moderato peggioramento in atto sulla Penisola Iberica.
Avremo pertanto una mattinata sostanzialmente stabile, con cielo irregolarmente nuvoloso al Centro Sud, specie in zone interne e rilievi, così come lungo l’arco alpino. Nubi che alla tarda mattina e poi al pomeriggio, daranno luogo ad ulteriori addensamenti, con formazione di celle temporalesche. Le regioni più colpite saranno Abruzzo, Marche, Sardegna e Sicilia. Localmente si potrebbero avere fenomeni di moderata o forte intensità.
A seguire il resto del Sud, Lazio orientale, Marche, Umbria e rilievi occidentali alpini, segnatamente piemontesi e valdostani. Altrove non sono attesi fenomeni di rilievo. Le temperature non subiranno grosse variazioni, in linea con le medie del periodo, mentre la ventilazione sarà debole di direzione variabile.
Ecco i valori termici registrati al primo mattino in lacune località della Penisola.
Bari 20.0°C
Catania 20.0°C
Alghero 20.0°C
Torino 17.0°C
Genova 20.0°C
Milano 16.0°C
Bolzano 14.0°C
Bologna 15.0°C
Rimini 14.0°C
Venezia 17.0°C
Ciampino 20.0°C
Firenze 18.0°C
Perugia 14.0°C
Trieste 18.0°C