L’impronta stabilizzante dell’anticiclone, esteso fra il Mediterraneo e parte del Continente Europeo, è in realtà molto più evidente di quanto si possa intuire dall’immagine satellitare osservata dallo spazio. Le nubi in azione fra il Nord Africa, la Sardegna e la Sicilia sono infatti in gran parte innocue, essendo collegata ad una modesta circolazione di bassa pressione che richiama correnti umide sciroccali proprio sulle Isole Maggiori.
Molto più importanti le altre due figure perturbate divise proprio dal muro anticiclonico: la prima circolazione instabile sui Balcani si è ormai allontanata verso est e non minaccia più da vicino le nostre regioni, mentre l’affondo perturbato visibile sulle vicine coste atlantiche proverà in tutti i modi a forzare il muro anticiclonico, riuscendo probabilmente in parte nell’impresa, ma ci vorranno ancora diversi giorni. Nella giornata odierna tale perturbazione nord-atlantica ha interessato in particolare le Isole Britanniche, con precipitazioni più abbondanti fra Irlanda e Scozia, mentre vanno segnalati i forti venti sud/occidentali dovuti all’elevato gradiente barico innescato dal profondo vortice di 975 hPa centrato in prossimità dell’Islanda.
Il bel tempo in Italia ha consentito anzitutto una discesa delle temperature minime di questa mattina, in genere sotto la media su pianure e valli del Centro-Nord, grazie alla serenità del cielo ed all’attenuazione dei venti, dopo il travaso d’aria più fredda avvenuto nel lunedì di Pasquetta. In alcune località di pianura del Nord e dell’entroterra delle regioni centrali la colonnina di mercurio si è addirittura avvicinata agli 0 gradi. Discorso diverso per le ore centrali del giorno, con temperature assai miti per merito del diffuso soleggiamento: ampie escursioni termiche hanno consentito di raggiungere valori massimi fino a 20-21 gradi, specie in alcune località del Lazio.
Cornice di tempo splendido anche lungo le zone alpine, ma si tratta di uno scenario che, in virtù del rialzo termico e della stagione ormai avanzata, contribuisce a mantenere marcato il rischio di valanghe dopo la neve fresca abbondante caduta nei giorni scorsi.
Le Isole Maggiori sono state dunque le uniche regioni dell’Italia a non godere di una bella giornata. Infatti, nonostante l’assenza di precipitazioni, le nubi localmente dense hanno impedito l’uscita del sole e, se a ciò sommiamo i venti sciroccali in rinforzo, non è stato sicuramente un quadro meteorologico dei migliori.