Una massa d’aria gelida interessa tutta la Russia europea e la Scandinavia, si è portata sui Balcani e buona parte dell’Europa centro orientale.
Quest’anno, dopo vari anni, rivediamo attivo il tipico gelo russo, al contrario, vorremo sottolineare la gravissima anomalia termica che interessa le regioni dell’Atlantico settentrionale europeo, questa mattina in Islanda le temperature sono elevatissime: a Reykjavik misuriamo +7 °C, a Akureyri +10 °C.
La causa del caldo è da attribuire al forte flusso di correnti miti che sale dalle regioni tropicali fino all’Artico.
Mosca è sotto il Burian (tempesta di neve), il vento e la neve imperversano da tre giorni sulla capitale russa, e stamattina la temperatura è ancora a -25°C.
In Russia, la località più fredda è Ilirnej -49 °C, remoto villaggio siberiano.
Sempre in Russia, la pressione atmosferica più alta è Bajkit (artico russo) con 1051 hPa, con una temperatura di -40 °C, umidità 55%, foschia e calma di vento.
La località russa più mite è Tuapse +7 °C, nella costa orientale del Mar Nero.
Se desiderate l’estate, il caldo, possiamo allora proporvi le regioni interne dell’Australia, dove si stanno misurando +45°C.
Ma torniamo al tempo che fa nei confini italiani: l’atteso crollo termico sulla città di Trieste si è fermato nella serata di ieri, e la stazione meteo costiera con è scesa sotto la fatidica soglia degli 0°C, tuttavia il vento di Bora ha soffiato con raffiche superiori ai 100 km/h.
Il freddo, quello intenso, in Italia non è ancora venuto; stamattina le temperature sono simili a quelle misurate ieri, solo nel basso Adriatico si sta rilevando un calo termico, ma qui piove e nevica tra gli 800 ed i 1000 metri.
L’evoluzione per la giornata di oggi, vedrà confermato l’estendersi dell’aria fredda continentale dai Balcani verso l’Italia. Il maggior calo termico si avrà nei settori orientali.
L’abbassamento della temperatura sarà percepito specialmente domani, mentre martedì si potrà avere il picco della fase fredda.
Quest’oggi il tempo sarà sereno su quasi tutto il Nord, si avranno addensamenti nuvolosi in Emilia, mentre saranno più importanti in Romagna. Soffieranno i venti orientali, forti sulle regioni adriatiche, la temperatura subirà un graduale abbassamento.
Nelle regioni centrali adriatiche, il cielo sarà molto nuvoloso o coperto, si avranno precipitazioni, con neve a quote tra gli 800 ed i 1000 metri. Con l’arrivo dell’aria fredda, la quota neve subirà un repentino calo, e si potrà avere nevischio fino alla costa. I venti soffieranno nord orientali forti.
Sulle regioni centrali tirreniche, la giornata sarà buona, con vento teso di nord est: spirerà la Tramontana. La temperatura subirà un repentino abbassamento entro il finire della giornata.
In Sardegna il cielo appare irregolarmente nuvoloso, si avranno deboli piogge sul settore orientale. L’abbassamento della temperatura sarà percepito dalla sera, mentre dal pomeriggio, soffierà forte il vento di nord est nella costa orientale.
Sulla Puglia, la Basilicata orientale e sino all’Appennino campano, il cielo sarà molto nuvoloso, con precipitazioni specialmente in Puglia e le zone appenniniche. La neve cadrà attorno ai 900/1100 metri, ma andrà interessando quote notevolmente più basse entro la fine della giornata.
Si verificherà un graduale rinforzo del vento da nord, con marcati rinforzi nella costa ed il Gargano.
Nei settori tirrenici della Campania, della Basilicata, Calabria, nella Sicilia occidentale e settentrionale, il tempo sarà variabile con piovaschi. Il calo termico giungerà in nottata e si avrà una diminuzione della nuvolosità. Nella Sicilia orientale il cielo sarà nuvoloso. I venti soffieranno dapprima occidentali, per orientarsi dai quadranti settentrionali entro stanotte.
Domani e martedì si avrà tempo rigido su tutto il Paese, con neve debole sulle quote basse delle regioni del Sud Adriatico. Soffieranno venti settentrionali.
Martedì il tempo migliorerà e si potrà avere un graduale aumento della temperatura ad iniziare dalla Liguria e dalle Alpi occidentali.
Infine, il tempo della settimana vedrà confermato il peggioramento generato da una depressione a carattere freddo che si formerà sul Nord Europa che invierà impulsi di aria artica fin sul Mar Mediterraneo centrale.
Va rilevato che al suolo, l’aria artica si presenterà meno gelida di quella che avremo questi giorni, tuttavia avrà l’effetto di causare venti forti e maltempo specialmente nelle regioni centrali e meridionali tirreniche e le Isole Maggiori.