E’ freddissima l’aria alla quota di 500 hPa (circa 5300 metri) tra la Francia e la Germania. Il nucleo freddo di origine artica è sceso verso sud-ovest e sta determinando condizioni di diffuso maltempo, con temperature basse e nevicate nelle principali capitali europee.
Nevica su Parigi, su Londra, su Amsterdam, su Stoccolma ed Helsinki, su Budapest, nevica da ieri sulla Germania con la capitale Berlino imbiancata da diversi centimetri di neve. La neve cade anche su Monaco di Baviera, su Bonn, su Lione, su Basilea, su Linz e Graz in Austria, e sulla “nostra” Milano; cade diffusamente su tutta la pianura russo-ucraina, da San Pietroburgo, fino a Mosca e Kiev.
Sono dunque condizioni da crudo inverno quelle che stanno interessando gran parte del continente europeo in queste ore. Condizioni crudissime nella giornata di ieri hanno interessato il Finmark norvegese, con Kautokeino ha avuto estremi termici di -28.2/-19.5°C; ma in queste zone anche scendere sotto i -30°C non è un’eccezione.
Sull’Europa centro-occidentale il maltempo diffuso è generato dal minimo in quota presente tra Francia e Germania, e sostenuto dal minimo al suolo presente qualche centinaio di chilometri più a sud, centrato questa mattina sul Mar Ligure.
I venti hanno di conseguenza una rotazione ciclonica e si presentano sostenuti da nord est sulla Germania, da nord sull’Inghilterra e la Francia, da nord ovest sul bacino occidentale del Mediterraneo e tendono a ruotare da sud sui Balcani e da est sul centro-est europeo.
Le temperature sono sotto lo zero su tutta la Germania, con Amburgo che in nottata ha registrato una minima di -5.7°C. Temperature sotto lo zero anche in Belgio, in Olanda, in gran parte della Francia, dove solo nell’atlantica Brest e nella mediterranea Nizza sono un po’ più miti, sono sotto lo zero in Svizzera, dove in nottata Ginevra è scesa a -7.3°C, e in tutto il centro est europeo.
La migrazione dell’Anticiclone delle Azzorre verso le latitudini artiche, sta determinando invece tempo insolitamente caldo sull’Islanda. Sulle coste della “Terra del Ghiaccio” le temperature variano dai +6 ai +8°C e a Reykjavik piove. Anche a Tromso, sulle coste norvegesi oltre il Circolo Polare Artico, la temperatura è passata dai -8°C di ieri mattina ai +2°C di questa mattina.
Per ritrovare condizioni da pieno inverno dobbiamo andare in Russia, dove nevica diffusamente e le temperature si mantengono basse, ma non eccezionalmente basse. Questa notte Mosca ha registrato una minima di -10.5°C, San Pietroburgo di -11.3°C, Arcangelo di -19.1°C, mentre a Vorkuta, nel polo del freddo europeo, la temperatura è scesa fino a -28.6°C.
Nel sud Europa le condizioni del tempo sono tutt’altro che rigide. Eccezioni parziali a questa situazione generale vi sono nel nord della Penisola Iberica, con temperature che rimangono sotto lo zero nelle piane dell’Aragona. Le coste della Croazia sono sotto l’effetto del richiamo umido prodotto dei venti da sud, e se il cielo è grigio, le temperature sono molto miti, generalmente comprese tra +10 e +15°C.
Piove nella Grecia sud-occidentale, ma anche qui le condizioni termiche sono più da fine autunno che da pieno inverno, cosiccome sulle coste occidentali turche. Tempo mite che ha soppiantato il freddo che aveva colpito le due nazioni tra il 22 dicembre e il giorno di Natale, e che aveva fatto nevicare ad Istanbul il giorno 24, con temperature scesa nella megalopoli turca fino a -2.2°C, a Salonicco fino a -2.8°C, nell’isola di Corfù fino a -1.6°C e ad Atene fino a -0.6°C.