Orbene, la giornata odierna porterà in dote l’atteso cambiamento del tempo. Atteso, lo sappiamo, da giorni, nonostante i continui cambiamenti dei modelli di previsione, talvolta indicanti determinate caratteristiche meteorologiche, talvolta altre. Ma quel che più conta, e che potrà far felici gli estimatori delle medie climatologiche, è il calo termico in atto, frutto della rotazione, anch’essa prevista, delle correnti dai quadranti prevalentemente Nord occidentali.
Temperature che, pertanto, dopo aver raggiunto il passo più alto appena 12 ore fa, si lanciano in discesa verso quella che sarà un diminuzione anche sensibile. Ma attenzione, il termine “sensibile” và associato al concetto di anormalità vissuto nelle ultime 48 ore. I valori termici, difatti, son balzati al di sopra delle medie stagionali. E non certo di poco. Se si osservano le termiche di ieri, è possibile notare, diffusamente, massime ben oltre i 30 gradi. È il caso della Sicilia, laddove, addirittura, nella piana di Fontanarossa si è raggiunta la soglia dei 35 gradi.
Un caldo opprimente, no solo al Sud. Il richiamo pre-frontale, difatti, ha portato intensi venti Sud occidentali su buona parte delle nostre regioni. In alcuni casi, è bene sottolinearlo, sono caduti dei record termici, chiaramente per ottobre, che resistevano da anni ed anni. È il caso del Nordest, laddove Venezia ha toccato ben 27,3 gradi di massima. O ancora della Romagna, interessata da elevate temperature nell’arco delle ultime 48 ore . Spicca, in tal caso, Termoli, con i suoi 33 gradi durante le ore centrali della giornata.
Insomma, il caldo ha picchiato duro e fa impressione leggere valori localmente al di sopra di ben 5-7 gradi le medie del periodo. Importante, infine, sottolineare gli elevati tassi di umidità relativa dell’aria, tali che, anche lungo le coste laddove risultava maggiore l’azione del vento, il caldo s’è mostrato afoso.
Tuttavia, il caldo passato è stato il preludio al peggioramento atteso nel corso della giornata odierna e i cui sintomi si son mostrati al Nord già dal pomeriggio di ieri. Un fronte nuvoloso, avanguardia della depressione in quota oceanica, è transitato principalmente lungo l’arco alpino, portando piogge sparse e qualche temporale su alta Lombardia, Alto Adige, Friuli e Veneto.
Passando invece in rassegna il tempo previsto per la giornata odierna, l’osservazione satellitare mattutina consegna un’Italia non più sgombra di nubi. È vero, non si tratta ancora di nuvolosità compatta, ma è possibile distinguere chiaramente alcune celle temporalesche in procinto di colpire le coste del medio Tirreno. Saranno infatti Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia Settentrionale, Alto Adige, Friuli e Veneto, le regioni maggiormente interessate da precipitazioni e locali temporali.
Fenomeni che, localmente, potranno rivelarsi di moderata intensità, specie al pomeriggio. Sul resto del Paese, nonostante l’aumento delle nubi, non sono attesi fenomeni degni di nota. Locali piovaschi potranno colpire l’arco alpino, così come la Sicilia Nord orientale, la Calabria tirrenica e la Sardegna Sud orientale.
Infine, le temperature. Saranno in diminuzione su tutto il Centro Nord, causa la rotazione dei venti dai quadranti Nord occidentali. Al Sud, invece, insisterà ancora il flusso Sud occidentale, con valori termici ben al di sopra delle medie stagionali.