In questo momento le segnalazioni che provengono dalle varie stazioni di rilevazione dati sparse sulla Penisola indicano delle fioccate sino a bassissima quota sull’Emilia. La neve, ad esempio, è comparsa su Bologna e nel corso della giornata è probabile che si estenda ad altre zone della pedemontana emiliana risalendo poi in direzione del Veneto e probabilmente della Lombardia. Le temperature non sono basse come nei giorni passati, sulla città emiliana viene segnalato un valore di 0 gradi e quindi la neve non è farinosa come avvenuto in precedenti occasioni.
Attenzione però, la risalita di una linea d’instabilità causerà abbondanti precipitazioni su alcune aree e quindi è facile che gli accumuli, specie sulla fascia che sta a ridosso dell’Appennino, possano divenire rilevanti. Altra località in cui nevica è l’Aquila, ma qui siamo in alta collina, tuttavia è importante sottolineare che il freddo è presente, anche se non eccessivo, e quindi la prossima irruzione d’aria artica causerà un ulteriore raffreddamento che potrà determinare la comparsa di nuove nevicate a bassissima quota.
Sappiamo difatti che la perturbazione giunta ieri funzionerà quale elemento attrattore per la massa d’aria gelida che in questo momento ha già raggiunto la Francia. Durante la giornata odierna i primi sbuffi d’aria fredda caleranno dalla Valle del Rodano e giungeranno sulla Sardegna, ove in nottata potrebbe iniziare a manifestarsi le condizioni ideali per fioccate a quote basse. Da domani il freddo diverrà intenso e stante gli ultimi aggiornamenti avremo una fase di maltempo piuttosto acuta, con possibilità di precipitazioni nevose su varie regioni e localmente sino in pianura.
Altra cosa importante da sottolineare è l’intensità delle precipitazioni che stanno interessando varie zone del Centro Sud. Vengono segnalati rovesci consistenti ad esempio sulla Calabria o ancora sulla Puglia e la Basilicata. Attualmente la circolazione consente precipitazioni anche sui versanti Adriatici e ionici, ma qui, durante la giornata, assisteremo ad un parziale miglioramento a causa della rotazione dei venti dai quadranti occidentali.
I venti orientali seguiteranno invece a soffiare dall’Abruzzo in su, ecco perché dal pomeriggio sussiste la possibilità di intensa fenomenologia sulle Marche e in Romagna, con estensione in direzione del Veneto. Vi saranno probabilmente, lo abbiamo detto, delle difficoltà per la neve in pianura, ma sulla bassa collina e nelle aree pedemontane cadrà senza troppe difficoltà. Neve che potrà raggiungere i 400/500 m (in qualche caso probabilmente anche leggermente più in basso) anche su Marche, Appennino Toscano e rilievi dell’Umbria, poi più ci si sposterà verso Sud più la quote si alzerà, fin verso i 1000 m.
I venti, ruotando da ovest, rinforzeranno sensibilmente sui mari di ponente, in particolare quelli circostanti le Isole, ove il Maestrale freddo annuncerà l’avvento dall’aria Artica.
Insomma, ci apprestiamo a vivere una situazione meteorologica estremamente vivace, che da domani dovrebbe proporci un evento invernali coi fiocchi su gran parte del nostro Stivale.