L’Italia è da qualche giorno preda di una circolazione d’aria fredda che in origine proveniva dall’Artico e che in seguito s’è adagiata nelle zone orientali dell’Europa. Avrete certamente letto le varie notizie concernenti la tempeste di neve che si sono abbattute su Paesi come la Polonia, avvezzi al freddo invernale ma non altrettanto alle abbondanti nevicate fuori stagione. Per questa ragione ieri sono stati registrati non pochi disagi alla circolazione, con automobilisti impreparati a fronteggiare un’improvvisa fase d’emergenza.
Sulla nostra Penisola ovviamente non s’è avuto nulla di tutto ciò, la neve è caduta sporadicamente in qualche tratto dell’Appennino centrale sino a bassa quota, ma quel che più conta è l’anomalo calo termico avutosi. Diventano sempre più frequenti le condizioni estreme e così dopo il freddo potrebbero tornare le grandi piogge e le prime vere nevicate stagionali sulle Alpi. Vedremo in seguito, con l’ausilio dell’editoriale di previsione, che per la prossima settimana le correnti oceaniche torneranno a farci visita e dato il contrasto termico acceso con le masse fredde preesistenti sussistono i presupposti per manifestazioni precipitative violente.
Intanto, lo si è detto in apertura, anche stamane l’alba è pregna d’aria fredda, sembra quasi d’essere stati catapultati a Dicembre con le prime brinate e le gelate anche in pianura. Per renderci conto del freddo che fa vi mostriamo qualche dato registrato alle prime luci del mattino. La stazione di Cuneo Levaldigi, alle 6 e 05, aveva una temperatura di -1 C°. Seguiva Milano Malpensa, con termometro bloccato sullo 0 – anche se ora è risalita ai 3 gradi -. Stesso valore segnalato nella stazione di Ronchi dei Legionari, mentre su Torino Caselle avevamo appena un grado. Al Centro Sud e in Sardegna le minime sono calate sovente al di sotto dei 10 gradi: citiamo Roma Ciampino con 4 gradi, o ancora Alghero con appena 6 gradi, Pescara e Bari si sono “fermate” sui 9 gradi.
Frattanto vengono segnalati residui rovesci tra la costa romagnola e quella marchigiana, ma le precipitazioni sono in genere più abbondanti tra la Sicilia a la Calabria meridionale. Ombrelli ancora aperti sulla Sardegna orientale, ove cade occasionalmente qualche breve acquazzone.
Nelle prossime ore il tempo proporrà un relativo miglioramento anche sulle regioni del medio versante Adriatico, ove attualmente staziona della nuvolosità irregolare. Gli spazi di sole saranno ampi in particolare sulla costa, mentre indugeranno nell’entroterra. Sole pieno sulle regioni del Nord, ma in serata la tendenza è verso un aumento della nuvolosità nel Triveneto. Segnaliamo inoltre un ritorno del foehn nelle aree vallive alpine maggiormente esposte e non escludiamo brevi spruzzate di neve serali sui confini dell’Alto Adige.
Tempo in miglioramento anche in Sardegna, un po’ variabile al Sud con la sola eccezione della Calabria ove avremo più nubi e qualche fenomeno ma limitate ai settori più a sud. Rovesci e temporali che interesseranno più diffusamente la Sicilia, soprattutto le aree di Levante e per un miglioramento dovremo attendere le ore serali. Insomma, l’Italia ha vestito i panni invernale e non li svestirà ancora per qualche giorno.