Sta per crollare la tenuta dell’alta pressione sub-tropicale, che da giorni occupa in modo pressoché indisturbato gran parte del bacino del Mediterraneo e parte dell’Europa Centro-Orientale. A decretare la conclusione dell’inossidabile e rovente anticiclone africano sarà l’avanzata di una saccatura atlantica, coadiuvata da un profondo minimo barico in prossimità dell’Irlanda, da giorni confinata sull’Ovest Europa ma che pian piano sta conquistando posizioni sempre più ad est.
In virtù di una situazione quasi bloccata e molto lenta ad evolvere, continua la feroce contrapposizione fra masse d’aria diverse che producono vistose e violente celle temporalesche in molte nazioni dell’Europa Centro-Occidentale. La novità è ora legata all’ingresso di un fronte più organizzato sulla Francia, con associati temporali che seguono ora una traiettoria più bassa, sintomatico di come l’avanzata atlantica sta per mettere in netta difficoltà l’alta pressione.
Nuovi botti temporaleschi si sono estesi nelle ultime ore verso i settori alpini, fra la Valle d’Aosta e l’Ovest Piemonte, ma si tratta solo di un antipasto rispetto a quanto avverrà nelle prossime 24-48 ore, con un peggioramento più organizzato che potrà parzialmente coinvolgere anche le pianure. Per il momento il grande caldo mantiene quindi un ruolo d’assoluto primo piano con temperature molto elevate in Emilia Romagna: sfiorati i 39 gradi a Forlì ed i 38 gradi a Ferrara e Bologna. Molto caldo sul resto d’Italia, più accentuato al Centro-Nord, ma anche in Puglia ove si sono raggiunte punte di 37-38 gradi.