L’evidente contrasto, fra le correnti fredde in discesa dal Nord Atlantico e quelle più miti in risalita verso il Mediterraneo Orientale, continua ad alimentare un vasto sistema frontale adagiato sulle nazioni centrali dell’Europa e le zone meridionali scandinave. La Francia occidentale e la Penisola Iberica si trovano pienamente nella traiettoria del flusso meridiano d’estrazione artica, che sta sfociando in maniera sempre più decisa sul Mediterraneo Occidentale: l’imminente cedimento barico comporterà una risposta perturbata da sud-ovest con l’alimentazione e l’intensificazione di quella sottile striscia perturbata, che vediamo estesa dal Marocco alla Sardegna Meridionale.
La nuvolosità e le precipitazioni contribuiscono a mantenere le temperature piuttosto basse sul cuore dell’Europa, tanto che i valori massimi si sono in molti casi tenuti attorno ai 10-11 gradi. Osservando l’intero Continente, abbiamo evidenziato con una netta linea di demarcazione il confine fra l’influenza fredda ed umida (origine nord-atlantica/artica) e quella ben più calda d’origine sub-tropicale, che sale con decisione verso la Russia e l’Europa Orientale. I valori restano vertiginosamente elevati sulle pianure russe (punte di 27 gradi) ed ancor più sulla Grecia (punte di 33 gradi), mentre sul Regno Unito le gelate continuano ad essere le vere protagoniste come non accadeva da quasi un ventennio: questa notte, fra i valori più significativi, segnaliamo i -1°C di Manchester e Newcastle ed in quest’ultima località si è visto persino qualche fiocco di neve nella giornata di mercoledì.
Il dettaglio dell’Italia propone i temporali come principali protagonisti dello scenario meteo su alcune zone del Centro-Nord: al primo mattino le precipitazioni più organizzate hanno interessato la Toscana, mentre alcuni forti rovesci autorigeneranti si sono accanite sulla zona della Riviera di Ponente immediatamente ad ovest di Genova. La zona di Pegli (Genova) fino ad Arenzano è stata quella maggiormente colpita da questi nubifragi (punte di pioggia di quasi 100 mm in un ristretto lasso di tempo), i quali in genere hanno risparmiato quasi tutto il capoluogo.
Nelle ultime ore pomeridiane le precipitazioni stanno cadendo a macchia di leopardo sul cuore del Nord Italia, a prevalente carattere temporalesco. Questo è perfettamente messo in luce dall’animazione del radar che ci offre una panoramica su tutto il Nord-Ovest: possiamo notare come i fenomeni abbiano concesso una significativa tregua fra il varesotto ed il comasco, ma questo non significa che il maltempo sia terminato. L’attenuazione dei fenomeni concede un po’ di respiro ai fiumi ed ai torrenti, dopo gli straripamenti che peraltro hanno riguardato anche il lago di Como