Lo scenario meteorologico è caratterizzato da un sostanziale immobilismo, nel quale il Continente Europeo appare spaccato su due fronti nettamente contrapposti. Un’area depressionaria scandinava rifornisce d’aria fresca un vortice secondario sull’Iberia, bloccato sul Golfo di Biscaglia ed impossibilitato a muoversi verso levante per l’opposizione della muraglia anticiclonica che si è alzata dal Nord Africa. L’instabilità persiste quindi sul comparto occidentale europeo, con masse d’aria fredde dalle alte latitudini che s’infilano verso le Isole Britanniche per sopraggiungere fino al Golfo di Guascogna, ove si può individuare la presenza dell’area vorticosa (minimo barico) in quota, attorno alla quale ruotano in senso antiorario gli ammassi nuvolosi.
Una vastissima porzione dell’Europa Centro-Orientale risente della presenza anticiclonica che, intensificatasi ai livelli medio-alti della troposfera, è associata a condizioni di netta stabilità, senza più il disturbo dei temporali pomeridiani. Il caldo è l’autentico protagonista, con temperature diffusamente superiori ai 30 gradi, in genere ancora salite ulteriormente rispetto ai valori già molto elevati registrati nella giornata di giovedì: fra i valori più significativi, citiamo i 35 gradi raggiunti a Belgrado ed in alcune località croate.
Il Nord Africa è nel forno e fra le località più calde segnaliamo quelle della Libia, con i 46 gradi raggiunti a Tripoli. Per quanto concerne l’Italia, giornata davvero solare salvo gli annuvolamenti più consistenti sulle zone alpine nord-occidentali. Com’era nelle previsioni, la Puglia è diventata la regione più calda d’Italia, dopo che nei giorni precedenti erano stati prima la Sardegna e poi il Lazio ad avere le temperature più elevate: il primato odierno, fra le principali località, spetta a Bari ove i caldi venti da sud hanno spinto la colonnina di mercurio a ben 37 gradi, seguita da Foggia Amendola con 34 gradi e Brindisi con 33 gradi. Caldo significativo anche in Sicilia, con Trapani che ha toccato i 34 gradi. Termometro in crescita anche fra la Toscana e l’Emilia, con punte di 32-33 gradi: va osservato che tutti i picchi di caldo si concentrano sulle zone interne, mentre sulle coste le brezze marine portano sollievo con valori ben inferiori.