Una fra le novità del panorama odierno sull’Europa è rappresentato da quella perturbazione a ridosso delle coste europee, sintomo di una imminente ripresa del flusso oceanico. La stessa perturbazione fornisce un supporto d’aria più tiepida a quel cuneo anticiclonico che dal Mediterraneo Occidentale si protende verso l’Inghilterra e che, per la pressione della depressione atlantica, si muove con decisione verso l’Italia. Quest’aria più tiepida ha portato un deciso rialzo termico in Spagna, con ripercussioni già ampiamente percepibili fin sulle regioni italiane.
L’altro protagonista dello scenario meteo resta il freddo che non molla la presa dalla Scandinavia e dalle nazioni orientali europee, per via della saccatura artica con nocciolo posizionato in Russia: alcune località della Lapponia hanno registrato punte al di sotto dei -30°C, mentre in Finlandia Helsinki è scesa fino a -20°C, valore che, pur essendo 6 gradi lontano dal record assoluto mensile, risulta essere di ben 12/13 gradi inferiore alla media del periodo.
La marginale influenza di questa circolazione fredda che insiste su mezza Europa, unitamente ad una debole goccia fredda posizionata sul Tirreno Meridionale, è alla base dell’insorgenza dell’instabilità avvenuta oggi su diverse zone del Centro-Sud Italia, con i primi temporali stagionali degni in qualche modo di nota sulle aree interne del Centro-Sud, ben tracciati anche dall’immagine Meteosat vista in alto.
L’elemento maggiormente degno di nota è tuttavia correlato al caldo sul Nord Italia, parzialmente favorito dagli effetti dei venti favonici in discesa dalle Alpi, ma in parte dovuto inevitabilmente anche al forte soleggiamento. Milano è fra le località più calde di oggi, con ben 18 gradi, seguita a brevissima distanza da altre località lombarde come Brescia e Bergamo.