La Primavera in tutto il suo splendore. Non che ci fosse necessità dell’Anticiclone africano! Sarebbe bastato quello delle Azzorre e il tempo avrebbe beneficato egualmente del sole e del clima mite. Invece, al di là dei cieli sereni, si avvantaggerà dell’aria calda in risalita del nord Africa. Per intenderci. Si tratta delle correnti Sahariane che nei giorni precedenti hanno determinato il primo caldo estivo su gran parte della Penisola Iberica. Vi parliamo di temperature di quasi 30 gradi, che con Aprile non hanno niente a che fare.
Ora vi starete chiedendo, ovviamente, se anche in Italia raggiungeremo gli stessi valori. No. Non preoccupatevi. Se ci seguite saprete che le massime, male o bene che vada, potrebbero far registrare punte di 25 gradi, forse 26 in talune località. Non vi basta? Trattasi di temperature tipicamente estive, che dovrebbero manifestarsi a Maggio, o piuttosto a Giugno. Non prima. Ma quello che è divenuto lo spauracchio delle stagioni Estive del 21 secolo, non s’è fatto attendere.
Per identificarlo basta osservare l’immagine satellitare. Lo si vede facilmente. L’ampia zona di sereno che si estende dal Marocco alla Scandinavia identifica l’estensione del promontorio anticiclonico.
Se dovessimo limitarci ad un’osservazione rapida, sarebbe difficile, invece, accorgersi che le estreme regioni meridionali risentono di una residua circolazione settentrionale. Da cosa è determinata? Semplice. Dal fatto che la cupola anticiclonica è un po’ defilata ad ovest e attraverso il suo lato orientale sta convogliando i venti da nord. Gli effetti, al di là della ventilazione, sono minimi. Va detto però che rispetto al resto d’Italia si dovrà attendere domenica per raggiungere valori termici così alti.
Che altro aggiungere? Ci sarebbe poco da dire, anche perché lo potete apprezzare voi stessi: c’è il sole. Da Nord a Sud. Così a occhio nudo è difficile far caso ad alcuni elementi d’interesse, anch’essi determinati dalla presenza anticiclonica. Ci stiamo riferendo a qualche foschia, o nube bassa. Dove? Ad esempio nel Veneziano, in qualche tratto della costa Ligure, nella Sardegna nord occidentale, nel sud della Calabria tirrenica.
Qualche altra nuvola si svilupperà al pomeriggio e sarà causata dal forte riscaldamento diurno. Sì, esatto. Si tratterà di nubi torreggianti, che interesseranno le zone montagnose del Nord Italia. Le Alpi, ma anche l’Appennino emiliano. Una copertura significativa, sì, ma non al punto tale da generare fenomeni significativi.
Ecco, il tempo giornaliero sarà splendido. Ora vi diamo cenno alla tendenza a lungo termine. Cominciamo col dire che è confermata la breve tregua temporalesca di lunedì e martedì. Poi tornerà l’Anticiclone e potrebbe accompagnarci fino a metà mese. Soltanto dopo, forse, andrebbe a concretizzarsi un cambiamento significativo che vedrebbe il Vortice Polare estendersi in direzione Sud. Si tratta di ipotesi e il range temporale è talmente vasto che si possono solamente fare supposizioni. Avremo modo di riparlarne, ragion per cui vi invitiamoci a seguirci nei prossimi aggiornamenti.