GIGANTEGGIA L’ALTA PRESSIONE – Possiamo considerare ormai del tutto concluso quel lungo periodo fresco e soprattutto instabile che ha dominato su un’ampia fetta dell’Europa per quasi tutta la seconda parte di maggio e i primi giorni di giugno. Attualmente possiamo notare cieli in prevalenza sgombri da nubi non solo sul Mediterraneo, ma anche su gran parte dell’Europa Centro-Orientale, fatta eccezione per un po’ d’instabilità su parte dei settori est del Continente. Tutto ciò scaturisce dalla sostanziale fusione fra l’anticiclone che si protende dal Nord Africa e l’alta pressione continentale a più alte latitudini, con massimi barici collocati sulla Russia. Maggiori insidie nuvolose le notiamo invece sull’estremo ovest dell’Europa, per l’influenza delle correnti più fresche atlantiche che vanno a scontrarsi con l’alito caldo sub-tropicale. Si generano così condizioni favorevoli a temporali tra Francia settentrionale ed Inghilterra.
ITALIA ABBRACCIATA DALL’AFRICANO – Dopo le velature che erano transitate nella giornata di venerdì, l’irrobustimento della campana anticiclonica sub-tropicale ha favorito il sostanziale dissolvimento delle nubi con scenari ovunque pressoché assolati: siamo quindi nel pieno di un week-end da vero solleone, più tipico di luglio che non d’inizio giugno. Il riscaldamento diurno sta comunque favorendo lo sviluppo, seppur locale, di addensamenti cumuliformi ad evoluzione diurna in prossimità delle aree alpine e di parte della dorsale appenninica, tuttavia incapaci per ora di dare origine ad acquazzoni. Le temperature hanno subito locali aumenti e sulle città interne si inizia a patire un po’ d’afa soprattutto in Val Padana, mentre punte di 32/34 gradi si misurano in Toscana e Sardegna. Ben più bassi i valori termici sulle aree costiere, grazie alle brezze che garantiscono il refrigerio del mare ancora fresco in questo periodo dell’anno.
NESSUNA NOVITA’ SUL BREVE TERMINE – Il culmine del caldo si avrà presumibilmente entro la metà della settimana, mentre sembra confermato il successivo refrigerio probabilmente a suon di temporali, perlomeno al Nord e sulle Adriatiche. Tuttavia è ancora presto sui dettagli del cambiamento che appare probabile per la fine della prossima settimana.