Il vortice perturbato (ex tempesta tropicale Xynthia) si è ormai portato ulteriormente verso nord/est, al confine fra la Finlandia e la Russia. Inutile dire che ha perso ulteriormente potenza, anche se appare evidente una spirale di nubi che ruota in senso antiorario attorno al perno della bassa pressione. La traslazione ad est del vortice ha ulteriormente aperto la strada alla discesa di aria fredda di matrice artico-marittima (pertanto non gelida nei bassi strati), che sta gradualmente verso le zone più settentrionali dell’Europa Centro-Orientale.
Una minacciosa perturbazione si intravede intanto ad ovest dell’Italia, con un vasto tappeto nuvoloso che si va organizzando fra la Penisola Iberica e le Isole Baleari. Le propaggini nuvolose innocue più avanzate hanno raggiunto le due Isole Maggiori, ma il grosso dell’imponente sistema perturbato si trova più ad ovest e punterà gradualmente verso le regioni centro-settentrionali dell’Italia. L’area di maltempo è collegata ad un profondo vortice, il cui minimo si trova poco distante dalle coste portoghesi.
In attesa del peggioramento, per l’Italia oggi è stata una giornata in cui abbiamo avuto lo scoppio di condizioni prettamente primaverili. Dobbiamo tuttavia fare le dovute differenze, in quanto sulle regioni meridionali si è avuto un ulteriore calo termico per la cessazione definitiva del flusso nord-africano presente nei giorni scorsi. La salita termica ed il clima diurno assai gradevole hanno principalmente coinvolto, dove il soleggiamento ha portato le temperature a varcare su molte zone la soglia dei 15 gradi. Torino e Milano appaiono l’emblema di questo anticipo di piena primavera, dove il cielo terso e deboli effetti favonici hanno permesso al termometro di raggiungere valori attorno ai 18 gradi.