IRRUZIONE FREDDA VERSO SUD – Già da qualche giorno osservavamo una colata artica sfondare lentamente sull’Europa Centro-Orientale, dove ha così portato un significativo raffreddamento rispetto alla prima fiammata calda stagionale di qualche giorno fa. L’aria fredda si è ora ulteriormente spinta verso sud, sfruttando lo scivolo orientale e meridionale di una cellula d’alta pressione slanciata verso nord, con massimi di pressione tra le Isole Britanniche e l’Islanda. La corrente fredda si è così parzialmente espansa in moto retrogrado prima adagiandosi alle Alpi per poi valicare ed irrompere sull’Alto Adriatico e sul Nord Italia. Quest’azione fredda artica si scontra con i flussi più caldi sub-tropicali che continuano a scorrere sul Basso Mediterraneo. Ciò crea importanti contrasti fra masse d’aria diverse.
FORTI TEMPORALI SUL NORD ITALIA – La confluenza dell’aria fredda d’estrazione artica con quella più mite pre-esistente ha generato il formarsi di temporali nelle ultime ore su gran parte delle pianure del Nord, in estensione dal Triveneto fin verso il Nord-Ovest: l’attività temporalesca è stata ulteriormente esaltata dal riscaldamento solare diurno. Al seguito dei temporali è associato un drastico calo delle temperature. Il peggioramento è dettato proprio dall’incunearsi dell’aria fredda nei bassi strati, che costringe al sollevamento quella più mite che affluisce da ovest con conseguente genesi d’instabilità atmosferica. I contrasti sono evidenti se notiamo le differenze con le temperature che invece si sono misurati al Sud: ancora picchi quasi estivi soprattutto tra Calabria ed Isole, dove si sono raggiunti i 26/28 gradi.
ULTERIORE CALO TERMICO – L’aria più fredda guadagnerà gradualmente terreno verso il resto del Penisola, anche se in modo meno irruento e più attenuato rispetto a quanto visto al Nord. Sfuriate temporalesche, a seguito di incursioni d’aria fredda anche di matrice artica, rappresentano la normalità per questo periodo.