Come previsto, le prime ore pomeridiane hanno portato allo sviluppo di grosse celle temporalesche così come previsto. Previsioni ampiamente rispettate, anche per quel che concerne la distribuzione dei fenomeni. Al momento le aree maggiormente coinvolte – lo si evince dalle fulminazioni – sono le seguenti: il Trentino Alto Adige e l’alta Lombardia, la Sicilia occidentale, le coste del basso Tirreno, le interne laziali e la Sardegna interna.
Ora che la miccia temporalesca si è accesa, le precipitazioni si moltiplicheranno in fretta e presto coinvolgeranno gran parte delle Alpi, gran parte dell’Appennino centro meridionale, qualche tratto di quello settentrionale e le due Isole Maggiori. Attenzione perché localmente potrebbero abbattersi nubifragi localmente violenti.