INTRUSIONE PERTURBATA – L’anticiclone africano è costretto temporaneamente a difendersi e spostarsi verso levante, per la penetrazione del fronte perturbato che osserviamo disteso dal Centro Europa verso parte dell’Italia. Il suddetto sistema nuvoloso è collegato ad un minimo di bassa pressione secondario tra il Golfo del Leone ed il Mar Ligure, ma il motore principale dell’area ciclonica resta posizionato in pieno Atlantico, con due distinti vortici il primo a nord delle Azzorre ed il secondo tra la Scozia ed il Mar di Norvegia. Data questa situazione, la perturbazione avanzerà molto a fatica scontrandosi con il forte muro anticiclonico attualmente proteso dal Mediterraneo Centro-Orientale all’Europa Balcanica. L’alta pressione sub-tropicale avrà modo di riorganizzarsi e ritornare sui suoi passi, rintuzzando questo assalto atlantico.
VIGOROSO PEGGIORAMENTO – La lentezza della perturbazione, che si trova di fronte la contrapposizione del blocco anticiclonico, è uno degli elementi più congeniali a far sì che l’Italia si trovi spaccata su due fronti: le regioni centro-meridionali restano ancora protette dall’anticiclone con cielo sereno o velato e temperature che hanno ancora una volta raggiunto picchi estivi prossimi ai 30 gradi sulle due Isole Maggiori, mentre sul Nord imperversa la perturbazione con piogge che tendono a stazionare sulle medesime aree risultando anche localmente intense. Data la circolazione da sud-sud/est, sono le regioni di Nord-Ovest quelle al momento più colpite, con totali di pioggia che hanno localmente superato i 100 mm giornalieri sull’entroterra ligure, l’alessandrino, l’Alto Piemonte e Zona Laghi.