Il ciclone sul Mediterraneo, staccatosi dalla vasta depressione atlantica, sta avvolgendo la nostra Penisola, con una complessa struttura perturbata che s’invortica attorno ad un profondo minimo barico attualmente sul Tirreno Centro-Meridionale. Nel corso della scorsa notte il perno del cut-off era transitato in Sardegna, per poi spostarsi sul Tirreno e da qui si è generata una vasta complicanza perturbata, accentuata dal contributo di vapore del Mediterraneo.
La risalita d’aria caldo-umida, richiamata dalla circolazione ciclonica, ha prodotto infatti una lunga striscia frontale temporalesca, chiamata anche linea di groppo che ha interessato la Sicilia, la Calabria ionica e la Puglia, apportando maltempo molto consistente. Le regioni meridionali sono dunque tornate per l’ennesima volta sotto l’incubo dei nubifragi, che hanno causato non pochi disagi in Sicilia, Calabria e Puglia. Sono giunte notizie di danni per trombe d’aria, ma il più delle volte si è trattato dei vigorosissimi colpi di vento associati a queste violente aree temporalesche.
Ora la linea temporalesca più attiva si è spostata appena ad est del nostro Paese, grazie al movimento verso est di tutta la spirale vorticosa. L’incisività del minimo barico, che ha toccato valori prossimi ai 990 hPa, ha generato venti di burrasca da ovest-nord/ovest, in particolare tra la Sardegna, la Sicilia ed il Basso Tirreno, mentre l’intenso scirocco ha investito le zone ioniche ed adriatiche meridionale.
Il fronte temporalesco attualmente si distende dal Mar Ionio verso l’Albania, riuscendo a lambire ancora il Salento. Nonostante lo spostamento della parte più violenta della perturbazione, un miglioramento è ancora ben lungi dal manifestarsi. Quasi tutto il Paese risente infatti della nuvolosità inserita attorno al vortice (ritornante perturbata occlusa, rappresentata sull’immagine con il fronte violaceo) che ha prodotto instabilità a carattere diffuso, con acquazzoni sulle regioni centrali, sulla Sardegna e sulle zone meridionali della Val Padana.
Solo le Alpi Occidentali possono godere di schiarite più ampie, effetto del graduale avanzamento timoroso di un cuneo anticiclonico dalla Penisola Iberica verso la Francia meridionale. L’alta pressione si farà coraggio nei prossimi giorni del week-end ed inizierà a determinare un miglioramento lungo lo Stivale, chiudendo il varco a possibili nuove incursioni perturbate. L’attuale episodio di maltempo potrebbe risultare l’ultimo di questo mese d’Ottobre, in quanto la parentesi anticiclonica s’annuncia piuttosto duratura.