ANTICICLONE PRESSATO DALLE PERTURBAZIONI – Si è ristretto il raggio d’azione del campo anticiclonico predominante sulla scena europea, comunque in grado di garantire generali condizioni di bel tempo su gran parte del comparto centro-orientale del Continente e sulla Penisola Scandinava. La novità più interessante è legata al Ciclone d’Islanda, che tenta di pilotare sistemi perturbati in direzione dell’Europa: una di queste perturbazioni, non particolarmente intensa, ha raggiunto anche parte della Francia e della Penisola Iberica, dopo aver portato maltempo in Gran Bretagna. L’Italia risente intanto ancora del maltempo dovuto ad un insidioso vortice ciclonico afro-mediterraneo: la lacuna instabile, tra Tunisia e mari meridionali italiani, ha acquisito maggior vigore, dispensando piogge e temporali di forte intensità soprattutto sulle due Isole Maggiori.
MALTEMPO SUL SUD ITALIA – Vi abbiamo già dato conto dei nubifragi che, pur localizzati, hanno colpito alcune zone di Molise, Sardegna e Sicilia: la situazione più critica riguarda proprio la fascia orientale della Sicilia, dove le piogge seguitano a cadere incessanti da ormai oltre 24 ore. Tutta colpa di una lacuna ciclonica semi-stazionaria con perno fra Tunisia e Canale di Sicilia, che favorisce il continuo proliferare di celle temporalesca soprattutto in mare aperto. Nella zona più colpita, quella a nord del capoluogo etneo, sono caduti quasi 220 mm dalla serata di venerdì, con fiumi e torrenti in piena. E purtroppo la situazione sembra destinata ulteriormente a peggiorare, con maggiore rischio nubifragi che si profila a cavallo fra domenica e lunedì non solo per la Sicilia, ma anche per la Calabria, la Lucania e la Basilicata. Particolarmente esposte saranno le zone joniche.
NORD ITALIA AL SOLE – La nostra Penisola è comunque spaccata esattamente a metà, con le regioni del Nord e gran parte di quelle centrali che continuano a godere della protezione dell’anticiclone europeo. Per l’inizio settimana, tuttavia, infiltrazioni umide atlantiche determineranno maggiore variabilità anche al Centro-Nord.