Ogni ondata di gelo che si rispetti lascia in dote strascichi evidenti. Le nevicate, laddove resistono al sole e permangono al suolo, contribuiscono a mantenere molto basse le temperature per via dell’effetto albedo. La radiazione solare viene riflessa e gli strati d’aria più bassi non riescono a scaldarsi come dovrebbero. E’ il caso delle numerose località appenniniche e Adriatiche interessate dalle copiose nevicate degli scorsi giorni. Vediamo alcuni esempi.
Firenze, che ieri ha ricevuto circa 30 cm di neve, registrava alle 14 e 50 appena 2 gradi. Nelle città dell’Emilia Romagna il termometro è prossimo o persino al di sotto dello zero: Ferrara, alle 14 e 55, registrava un valore di -1°C, Rimini – alle 14 e 45 – era ferma sullo zero così come Parma; Cervia aveva 1 grado e Bologna e Piacenza appena 2.
Sul Nord Italia, per motivi orografici, sappiamo che l’aria fredda depositatasi al suolo forma il cosiddetto “cuscino freddo”. Le temperature registrate al primo pomeriggio, nelle principali città Padane, ne sono la testimonianza. Le più fredde Torino, Brescia e Bergamo con -1°C poco prima delle 15. Temperatura inchiodata tra zero e 1 grado anche su Milano e Verona. Venezia e Trieste poco al di sopra, rispettivamente 2 e 3 gradi.
Le temperature sono in rialzo anche nel Lazio. Se nella Capitale ieri fioccava, oggi le diverse stazioni segnalano valori compresi tra i 9 e gli 11 gradi. Circa 10 gradi di differenza!
Disgelo anche nelle cittadine costiere del versante Adriatico. Fa freddo, è vero, ma se si eccettuano le località romagnole i valori sono generalmente al di sopra dello zero. La colonnina di mercurio sale man mano che si dirige a sud. Pescara, prima delle 15, aveva una temperatura di 6 gradi mentre Bari e Brindisi erano ferme a 11 gradi.
Su Calabria, Sicilia e Sardegna il rialzo è stato sostanziale. Si registrano valori mediamente sui 13/14 gradi, con punte di 16 gradi nel Messinese e nel Reggino.