La profonda area ciclonica nord-atlantica, colma d’aria molto fredda in quota, si va gradualmente spostando verso sud/est, sotto la spinta impressa dall’Anticiclone atlantico, in elevazione verso nord. Il vortice depressionario include quell’intensa perturbazione che vediamo ormai raggiungere la Francia e le zone settentrionali della Spagna, mentre una massa d’aria molto fredda ed instabile d’estrazione groenlandese si vede scendere, con le tipiche nubi a ciottolato, dall’Islanda verso la Gran Bretagna.
Un secondo minimo di pressione, decisamente di minore entità, è centrato sullo Stretto di Gibilterra con la perturbazione ad esso collegata che determina piogge sulla Spagna Meridionale, più consistenti sull’Andalusia e sul Golfo di Valencia. Il settore caldo di questo fronte perturbato riesce a spingersi sul nostro Paese, tramite nubi generalmente medio-alte di scarsa consistenza. Come nella giornata di ieri, il nostro Paese è colpito anche da una coltre nuvolosa di tipo medio-basso, addossata soprattutto alle zone maggiormente esposte al flusso di correnti marittime da sud/ovest.
Piovaschi sparsi hanno quindi interessato a tratti le regioni settentrionali, i versanti centrali fino alle aree interne umbro-marchigiane, la Sardegna e qualche isolata area del Sud. Lungo le zone alpine la neve è caduta a quote superiori ai 1200 metri. I fenomeni più consistenti hanno colpito la Liguria di Levante e la Lunigiana, ove dei rovesci temporaleschi marittimi hanno trovato terreno fertile per svilupparsi: gli apporti pluviometrici maggiori (circa 30 mm), come nella giornata di ieri, hanno interessato il genovese.
Sprazzi di sereno più ampi hanno interessato le estreme regioni meridionali e la Sicilia. Sull’Isola si sono rilevate anche quest’oggi le temperature più alte, con punte di 20-21 gradi sul messinese e sul catanese. In queste ore si va intensificando lo Scirocco su tutti i bacini centro-meridionali, segnale del cedimento barico in azione appena ad ovest dell’Italia.
Il peggioramento più consistente è ormai dietro l’angolo e verrà a crearsi dall’interazione fra il sistema perturbato di matrice nord-atlantica, alimentato da aria d’estrazione artico-marittima, e quello in sviluppo tra Mediterraneo Occidentale e Nord Africa, sormontato da masse d’aria ben più tiepide di matrice nord-africana che porteranno ad un ulteriore rialzo termico sul Centro-Sud.