Un marcato flusso di correnti sud-occidentali in quota interessa non solo l’Italia, ma anche buona parte dell’Europa centro-occidentale, determinando l’ingresso della parte più attiva di un sistema frontale a carattere caldo in direzione delle nostre regioni settentrionali.
La tregua dai fenomeni è durata davvero pochissimo, a seguito dell’area perturbata in azione ieri, più attiva lungo le regioni centrali. Quest’oggi sono invece le regioni del Nord alle prese con l’ennesimo ingresso perturbato.
La vasta rete depressionaria, in azione su oltre mezza Europa, continua a protendersi fino all’Atlantico Portoghese, ove è in azione il centro motore perturbativo principale, da cui è giunta peraltro la perturbazione presente ora sul Nord Italia.
Questa vasta onda depressionaria agisce liberamente a causa della latitanza degli Anticicloni, presenti solo a latitudini molto alte dell’Oceano Atlantico e relegati su posizioni molto occidentali, assai distanti dalle coste occidentali europee.
Inoltre l’intera struttura depressionaria iberica trae giovamento dalla costante interazione con nuclei d’aria più fredda presenti fra Islanda e Penisola Scandinava, ove si trova il nocciolo del Vortice Polare.
La nostra Penisola si trova esposta lungo il ramo ascendente dell’onda ciclonica protesa fin sull’Atlantico Portoghese. Si tratta di una configurazione barica a grande scala pressoché bloccata, non a caso sono davvero pochi gli scostamenti delle figure pressorie principali, rispetto alla giornata di ieri.
Attualmente le piogge interessano le zone centro-settentrionali del Nord, ma entro sera avranno raggiunto anche il Triveneto e tenderanno a spingersi su parte delle regioni Centrali, ove ora sono in transito ammassi nuvolosi innocui, di tipo medio-alto.
Condizioni meteo più soleggiate all’estremo Sud, ove agisce un modesto promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale, che torna ad ergersi a seguito della lieve flessione barica di ieri. In queste zone l’aria è più tiepida, anche quest’oggi le temperature nelle ore più calde non sono lontane dai 25 gradi, fra la Calabria e alcuni settori delle Isole Maggiori. Nei prossimi giorni si assisterà ad un’ulteriore impennata termica.
Lo Stivale si trova appunto già diviso in due tronconi da alcuni giorni, con il Centro-Nord esposto al flusso più umido e perturbato, mentre il Sud si trova maggiormente al margine della circolazione a curvatura ciclonica, risentendo maggiormente delle interferenze d’aria calda nord-africana, in risalita lungo il binario più alto della fascia anticiclonica sub-tropicale.
Questa demarcazione tenderà ad accentuarsi notevolmente nei prossimi giorni, quando l’onda depressionaria iberica tenderà lentamente a traslare verso est assumendo un asse meno obliquo, trovando nel contempo la strenua resistenza di un promontorio anticiclonico sub-tropicale, in risalita dalla Libia verso i bacini meridionali italiani.
Tale dinamica non farà altro che favorire un’intensificazione delle condizioni meteo instabili sulle regioni settentrionali, mentre sul Sud giungerà una fiammata d’aria molto calda pre-frontale, di diretta provenienza sahariana e che si spingerà anche su una porzione importante dell’est europeo.
Anche quest’oggi le mappe confermano imponenti contrasti termici, con temperature che all’estremo Sud e sulla Sicilia potranno superare i 30 gradi al suolo, soprattutto a causa di probabili locali effetti favonici, regalando parvenze di clima estivo. L’anomalia termica sarà notevolissima in quota, con isoterme anche di oltre 10 gradi superiori rispetto alla media di questo periodo.
L’avvezione calda non avrà una lunga durata, in quanto già entro sabato subentreranno correnti più fresche ed instabili occidentali fino alle estreme regioni meridionali, ristabilendo una maggiore normalità climatica dal punto di vista termico.