ANTICICLONE SU OLTRE MEZZA EUROPA Il dominio anticiclonico appare molto solido su tutto il comparto centro-occidentale del Continente, con massimi barici che si sono insediati tra la Polonia e le regioni baltiche. Il raggio d’azione del campo d’alta pressione è capace di proteggere anche buona parte del Regno Unito e le zone meridionali scandinave, così da sbarrare alle perturbazioni atlantiche che si trovano costrette a scorrere verso nord. Tra la Scozia e le coste norvegesi centro-settentrionali insistono intense correnti sud/occidentali, poiché si risente di un forte gradiente barico fra il centro depressionario sull’Islanda ed i massimi di pressione collocati sul Baltico.
Il vasto campo stabilizzante continua ad essere supportato da un promontorio di matrice sub-tropicale, più forte sull’Iberia ove continuano a salire masse d’aria calde (per il periodo) dal Marocco. Le temperature hanno toccato punte di 31 gradi sia in Spagna che in Portogallo, ma si tratta di valori pur sempre inferiori a quelli notevoli del periodo precedente. D’altronde la bolla calda anticiclonica, dopo essere arretrata, ha perso un po’ smalto, mentre viceversa ha preso molta importanza la discesa fredda sulle aree orientali del Continente: non sarà certo un clima invernale, ma poco ci manca con temperature che di notte sono scese di alcuni gradi sottozero in molte grandi città, fra le quali Praga e Budapest.
L’anticiclone ha guadagnato terreno verso l’Europa Centrale rafforzando le proprie posizioni anche su parte dell’Italia: il mulinello perturbato, attivo sul Mar Ionio, ha generato ancora maltempo sull’estremo Sud del Paese, continuando a favorire il risucchio di correnti abbastanza fresche dai Balcani che interessano un po’ tutto il Paese. Rispetto a qualche giorno fa le temperature si sono nettamente abbassate e, a dispetto del sole, in nessuna zona d’Italia si sono raggiunti i 25 gradi in pieno giorno: sono state abbastanza poche le località che hanno oltrepassato la soglia dei 20 gradi.