IMPONENTE DISCESA D’ARIA FREDDA – L’immagine Meteosat permette di apprezzare appieno quelli che sono i primi effetti dell’irruzione artica che sta guadagnando rapidamente terreno sul Vecchio Continente, dalle medie alle alte latitudini. Tra le Isole Britanniche, Francia, Belgio ed Olanda risulta ben evidente l’impronta dell’aria molto fredda in quota, facilmente identificabile da tutto l’insieme di nubi che appaiono come un ciottolato: questa è la caratteristica della cosiddetta nuvolosità generata dalle avvezioni fredde artico-marittima. Questa massiccia invasione fredda si approssima al Mediterraneo, tanto che il fronte più avanzato dell’aria artica si va adagiando alle Alpi di confine. Più ad ovest, in Aperto Atlantico, domina l’anticiclone delle Azzorre che, elevandosi verso nord, è uno dei fattori chiave che va a consentire la colata artica diretta fino alle nostre latitudini.
ITALIA IN ATTESA, PEGGIORAMENTO AD OVEST – L’incursione artica farà sentire i suoi effetti sulla Penisola già nel corso di mercoledì, mentre per il momento è piena fase d’attesa con afflusso temporaneo d’aria più mite ed umida da ovest, innescato proprio dall’avvicinamento del fronte freddo alle Alpi, il quale determina un rapido cedimento del campo barico. Questo flusso occidentale ha determinato la genesi di nuvolosità di un certo spessore sulla Sardegna e sui versanti di ponente, con qualche debole piovasco più frequente tra Toscana e Lazio, ma con accumuli decisamente irrisori. Altrove, lungo lo Stivale, hanno dominato ampi spazi soleggiati soprattutto sulle regioni del Sud e sulla Sicilia, mentre una prima banda di nubi di tipo alto, che precede di poco il fronte freddo a ridosso delle Alpi, ha velato il cielo su parte del Nord e regioni centrali adriatiche.