Puntualmente come era nelle attese, ecco iniziato il dominio dell’Anticiclone sub-tropicale sul bacino centrale del Mediterraneo, ed in effetti il Satellite mostra questo pomeriggio un’Italia in gran parte sgombra da nuvolosità.
Appena ieri era in transito un ammasso nuvoloso piuttosto sfilacciato composto di nubi prevalentemente stratiformi, che ha recato fenomenologia localizzata solamente sulle aree Alpine orientali.
L’orografia del territorio ha favorito piogge localmente abbondanti in zone assai circoscritte. Da rilevare i 40 mm di Tarvisio, ma ben più eclatanti i dati censiti dall’osservatorio meteo di Pioverno (UD) con 216,6 mm in 20 ore, e ben 260 mm, sempre nella giornata di ieri, nel paese di Musi.
Il rafforzamento a tutte le quote dell’area Anticiclonica sub-tropicale sta avendo immediati riflessi anche sulle temperature, specie sulle zone meridionali interessate dal flusso più secco ed asciutto, con schiacciamento della colonna d’aria verso il basso.
Son mancati gli episodi “favonici” di ieri capaci di far balzare in alto le temperature di Palermo e dell’interno Foggiano, tuttavia in particolare sulla Calabria, la Sicilia e la Sardegna varie località hanno sfiorato molto da vicino i 30 gradi.
Temperature di svariati gradi oltre la media e di stampo estivo, nonostante i raggi del sole ormai molto meno efficaci e inclinati. Al nord Italia le temperature si tengono un po’ più basse rispetto a ieri pur sempre sopra la media e su valori oltre i 20 gradi, d’altronde le pianure settentrionali sono maggiormente soggette a nebbie notturne ed accumulo d’umidità nei bassi strati.
Come già annunciato, la situazione non si sbloccherà molto presto in quanto è in atto un temporaneo significativo blocco della circolazione, con le correnti atlantiche che hanno difficoltà a proseguire il loro moto verso l’Europa continentale, persino alle medie latitudini.
Questo perché si è realizzato un cedimento netto della pressione tra il Vicino Atlantico, la Penisola Iberica ed il Marocco, che ha facilitato la costruzione in atto della forte cupola Anticiclonica di matrice nord-africana sul Mediterraneo, e che guadagnerà gradualmente terreno anche in direzione dell’Europa centro-occidentale.
La situazione comincerà a subire lentamente dei cambiamenti solo sul finire della settimana, quando l’isolamento della saccatura iberica in evoluzione a cut-off comincerà a perdere d’importanza. In tal modo, s’attenuerà gradualmente la risalita della bolla stabilizzante africana.
Pur restando in un contesto anticiclonico, la nostra Penisola già negli ultimissimi giorni del mese si troverà abbracciata da un campo barico dai toni gradualmente meno africani, e anche le isoterme, con un flusso africano meno sostenuto in quota, gradatamente tenderanno a calare.
Per una svolta più incisiva della situazione, bisognerà attendere l’inizio di novembre, quando aria artica in discesa dalla Scandinava potrebbe penetrare sulle nostre regioni da est, lungo il bordo meridionale di un Anticiclone dinamico in rafforzamento sull’Europa settentrionale. Trattasi solo d’ipotesi, ripercorse d’altronde anche in alcuni ultimi editoriali.