SERPENTONE PERTURBATO – Quello che più colpisce, nell’osservazione del Meteosat, è la lunga striscia nuvolosa sul Mediterraneo che si allunga dai settori meridionali iberici ed Africa nord-occidentale verso l’Italia Centro-Meridionale. Si tratta di nuvolosità generalmente frastagliata, innocua e di tipo medio-alto, inserita all’interno di un sostenuto flusso di correnti sud/occidentali in quota. Le precipitazioni sono state del tutto episodiche e generalmente relegate a ridosso dei rilievi: solo sulle zone centro-meridionali della Sardegna la copertura nuvolosa è risultata più organizzata e quindi capace di dar luogo a piogge deboli o moderate. Al di fuori del Mediterraneo, le principali perturbazioni si muovono sul Nord Europa, incardinate attorno ad una serie di vortici ciclonici a carattere freddo centrati su Islanda, Scandinavia e nord-ovest della Russia.
TEMPERATURE IN CALO – La perturbazione presente su parte dell’Italia delinea tra l’altro la demarcazione fra masse d’aria di diversa natura: da una parte il flusso caldo sub-tropicale, che ha ancora lambito le regioni meridionali, e più a nord correnti molto più fredde soprattutto in quota che influenzano il meteo sulle regioni settentrionali dove, pur in assenza di perturbazioni vere e proprie, si è però [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/25169-1-temporali-fuori-stagione-friuli-emilia]sviluppato qualche temporale[/url]. L’afflusso di matrice sub-tropicale aveva portato temperature molto elevate fra domenica e lunedì, che si sono puntualmente abbassate verso valori più tipici per la stagione con l’ingresso d’aria più fredda. Solo sulle estreme regioni meridionali ioniche ed in particolare sull’est della Sicilia, la colonnina di mercurio si è spinta ancora su valori fino a 25 gradi o poco superiori.