Il Mediterraneo Centro-Occidentale è stato interessato, negli ultimissimi giorni, da una netta espansione anticiclonica sub-tropicale, in risposta ad un’intensa corrente nord-occidentale, che ha percorso con forza il cuore centrale dell’Europa e l’area carpatico-danubiana.
Il notevole scarto barico, fra il sistema anticiclonico sulle coste mediterranee (compresa la Francia meridionale) ed il profondo sistema depressionario sul Baltico, è stato alla base della forte tempesta di venti (intensità da uragano, raffiche oltre i 200 km/h sulle Alpi Bavaresi), che hanno investito molte nazioni dell’Europa Centrale, con ingenti danni e persino vittime.
La nostra Penisola ha risentito del respiro temperato di tutta questa complessa circolazione atmosferica. Aria molto tiepida è stata infatti messa in moto dalla fascia sub-tropicale oceanica e gradualmente convogliata lungo lo Stivale attraverso un flusso di correnti prevalentemente nord-occidentali.
L’ondata di caldo si è esaltata soprattutto al Nord nella giornata di ieri, come previsto, laddove le correnti di foehn, in discesa dall’Arco Alpino o dai versanti montuosi dell’Appennino Settentrionale, hanno favorito un ulteriore riscaldamento per compressione adiabatica della massa d’aria.
I valori termici sono andati oltre tutte le previsioni, anche solo prendendo in considerazione i valori del servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare: in alcune località dell’Emilia (Ferrara e Bologna) si sono stabiliti degli autentici record mensili, notevoli se si pensa che sono stati raggiunti il 2 marzo; i precedenti record erano stati registrati infatti nel 2002, ma nella terza decade del mese di Marzo.
Nuovo record anche a Verona, con ben +27,2°C (il precedente risaliva al 1989). Clima da primavera avanzata anche sulle coste del medio versante adriatico, con circa 27 gradi a Pescara e 26 gradi ad Ancona. Anche per quanto riguarda questi valori termici, vi è lo zampino dei “venti di caduta” dalle vette montuose appenniniche.
Questa vigorosa eccezionale anomalia termica si è parzialmente attenuata quest’oggi, anche se prosegue il caldo fuori stagione: le punte termiche più alte, tra i 21 ed i 23 gradi, si sono spostate sulle regioni centro-meridionali e le Isole Maggiori, interessando ancora alcune zone dell’Emilia Romagna.
La contrapposizione fra il dominio altopressorio sull’Europa Meridionale ed il sistema di Basse Pressioni sull’Europa Settentrionale si va progressivamente attenuando, grazie all’elevazione dell’Alta Pressione di matrice atlantica verso nord, che andrà temporaneamente ad agganciare la struttura altopressoria di tipo termico, presente sulla Groenlandia.
Questa dinamica barica porterà il progressivo approfondimento in senso meridiano della saccatura attualmente in passaggio sull’Europa nord-occidentale, la quale avrà modo di penetrare con decisione sul Mediterraneo.
Si prospetta, in definitiva, una decisa svolta delle condizioni meteorologiche, con un drastico progressivo calo termico su quasi tutto il territorio e forte instabilità, che già dalla giornata di domani inizierà a farsi strada sulle regioni settentrionali. Vi sarà spazio per il ritorno della neve su alcune regioni, anche a quote basse.
La situazione d’instabilità potrebbe perdurare per gran parte della settimana, fino alle soglie del week-end, stante l’isolamento in cut-off della poderosa struttura ciclonica sull’area tirrenica centro-meridionale.