INTERVALLO PRIMA DEL NUOVO PEGGIORAMENTO – L’attiva incursione d’aria fredda artica ha rapidamente coinvolto le regioni adriatiche, mentre al Nord e su buona parte dei versanti centro-settentrionali tirrenici si sono avute condizioni soleggiate fin dalle prime ore della giornata, con aria molto pungente al primo mattino e gelate frequenti fino in pianura al Nord Italia. Il bel tempo ha visto protagonista il sole ed il cielo molto limpido, per effetto della circolazione di venti secchi settentrionali che hanno reso l’atmosfera trasparente. Dal pomeriggio un nuovo aumento della nuvolosità si è avuto ad iniziare dalle zone alpine nord-occidentali, per effetto dell’addossamento di una nuova perturbazione che ha portato nevicate a partire dai confini valdostani.
FRUSTATA INVERNALE AL SUD – Sono state le regioni adriatiche e successivamente tutte quelle meridionali a risentire della veloce rasoiata artica, che ha trasportato un veloce impulso frontale. Il raffreddamento è stato importante, tanto da genere rovesci nevosi fino a quote collinari lungo la dorsale appenninica centro-meridionale. Sulle Marche ed in Abruzzo la neve è temporaneamente caduta fino attorno ai 300-500 metri, ma poi sono subentrate schiarite con l’instabilità che si è andata a localizzare sulle regioni del Sud. Grandinate frequenti si sono avute lungo le zone costiere di Molise e Puglia, a testimonianza dei forti contrasti scatenati dal passaggio del vortice d’aria molto fredda anche in alta quota. Anche le Isole Maggiori hanno risentito dell’instabilità e di nevicate sui maggiori rilievi, con venti molto forti da ovest e nord/ovest.