L’anticiclone mostra i muscoli gonfiandosi come un pavone, occupando una vasta area dell’Europa Centro-Meridionale e non solo del Mediterraneo, con le correnti atlantiche costrette a scorrere di nuovo su latitudini più elevate rispetto alla fase conclusiva della settimana appena trascorsa. Una bolla calda accompagna l’anticiclone, con il cuore posto proprio sull’Italia, dove le temperature a 1500 metri d’altezza, in libera atmosfera, si sono tenute anche localmente oltre i 10 gradi.
Sembra paradossale, ma questa fiammata anticiclonica sta portando un clima decisamente più caldo rispetto non solo a tutto il resto d’Europa, ma anche ad una vasta fetta del Nord Africa ove si mantiene una circolazione d’aria ben più fresca in quota, effetto di quella ferita ciclonica che in precedenza, nella prima parte della scorsa settimana, aveva coinvolto anche le nostre regioni meridionali.
STRANEZZE METEO L’anticiclone determina anche anomalie climatiche, favorendo quelle inversioni termiche che sono d’altronde una variante rispetto al tipico andamento termico, che in genere vede la temperatura diminuire salendo man mano di quota. In quest’occasione, la presenza d’aria molto tiepida ed asciutta in alta montagna va a braccetto con il forte anticiclone, che porta condizioni favorevoli alle inversioni termiche, con l’aria più fresca ed umida intrappolata nei bassi strati.
Quello che spicca nello scenario meteo di quest’oggi non è solo il tepore eccezionale in montagna, ma anche il fatto che la località più fredda d’Italia è stata Firenze, con l’aeroporto di Peretola che non ha superato i 5 gradi dopo una minima di due gradi sottozero, a causa dell’insistenza di nubi basse che non hanno granché lasciato agire il sole. Questo freddo del capoluogo è stato solo locale, a fronte di temperature ben superiori sul resto della regione e con Monte Argentario (la stazione meteo situata ad oltre 600 metri) a spiccare il volo con la bellezza di 18 gradi.
L’efficace soleggiamento ha comunque impedito per ora la genesi di nebbie troppo estese e diffuse anche in Val Padana, in genere la patria dei nebbioni. Nell’immagine Meteosat abbiamo visto spiccare la concentrazione maggiore di nubi basse e nebbie sui bacini marittimi, normale in pieno giorno data che la superficie del mare è ben più fresca della terraferma. Queste nubi basse hanno sconfinato non solo in Toscana, ma anche su Liguria e Sardegna, ma tenderanno ad avere una maggiore diffusione nei prossimi giorni.