TRENO DI PERTURBAZIONI A NORD DELLE ALPI – Un vasto lago depressionario influenza il meteo in una vasta area compresa dal Vicino Atlantico fino alla Russia Settentrionale: numerosi ammassi perturbati si associano a diversi minimi di pressione, fra cui quello principale che ora si trova più attenuato sul Mare del Nord, dopo aver portato negli ultimi giorni una severa fase di maltempo con venti tempestosi sul Regno Unito. Il canale di correnti fresche ed umide oceaniche, entro le quali si inseriscono uno dietro l’altro i sistemi nuvolosi, si è abbassato di latitudine ed interessa in modo sempre più marcato non solo tutta l’Europa Centro-Settentrionale, ma anche le regioni del Nord Italia.
ONDATA AFRICANA AL CULMINE SULL’ESTREMO SUD – L’Italia continua ad apparire divisa su due fronti, soprattutto dal punto di vista termico: l’influenza fresca atlantica sulle regioni del Nord contrasta con il respiro africano che coinvolge in modo più diretto le estreme regioni meridionali, dove la colonnina di mercurio ha raggiunto punte di 36-37 gradi. La bolla calda sahariana non risparmia gran parte del Mediterraneo Orientale e le regioni balcaniche: su queste ultime l’elevata concentrazione di calore, sommata a qualche infiltrazione d’aria fresca in quota, ha dato origine alla formazione di nubi a sviluppo verticale che sono degenerate in qualche locale episodio temporalesco.
CENTRO-SUD ITALIA, CALDO E INFILTRAZIONI INSTABILI – La vivace spinta delle correnti fresche atlantiche sta costringendo l’alta pressione d’origine africana a spostare il proprio baricentro verso levante, così da non poter più riuscire ad apportare condizioni meteo troppo stabili. Ne sono una diretta conseguenza gli ammassi nuvolosi che hanno interessato soprattutto le regioni centrali e parte di quelle meridionali: in genere si è trattato di una copertura nuvolosa improduttiva, ma qualche cumulonembo a basa alta, affogato nel tappeto di nubi stratiformi, ha portato isolati rovesci a sfondo temporalesco come quelli che, già dalle prime ore mattutine, si sono fatti strada sui litorali laziali e su Roma.