La parte settentrionale dell’Europa è coinvolta dalla spirale di un profondo vortice depressionario centrato sul Baltico, con conseguenze instabili e perturbate che stanno prendendo di mira soprattutto le zone baltiche, la Bielorussia ed il nord dell’Ucraina, dove si accavallano le masse d’aria fresche occidentali con quelle decisamente più temperate ed umide’ d’estrazione sub-tropicale, sospinte lungo il canale del flusso sud/occidentale in quota. Un flusso di correnti artiche alimenta la struttura ciclonica, addossandosi alle zone settentrionali scandinave, ove si rilevano i primi freddi un po’ prematuri.
Nel contempo, da ovest sta accorrendo un nuovo treno di perturbazioni, le cui propaggini più avanzate hanno raggiunto le Isole Britanniche e parte della Francia. Nemmeno queste perturbazioni rappresentano una minaccia reale imminente per il Mediterraneo, laddove il dominio anticiclonico regna incontrastato. Semmai, la presenza ciclonica in Aperto Atlantico, con affondo proiettato fino all’Arcipelago delle Azzorre, garantisce maggiore forza propulsiva di matrice sub-tropicale all’anticiclone afromediterraneo, il quale avrà così maggiori mezzi per contrastare molto efficacemente il tentativo delle incursioni instabili continentali, costrette a battere in ritirata.
La momentanea defaillance dell’anticiclone si è concretizzata ieri con la scorribanda della coda di un fronte instabile sulle zone alpine: la parte terminale della perturbazione in scorrimento sul Centro Europa, pur essendo poco attiva, ha generato temporali da contrasto termico nella serata di ieri. In Lombardia un forte nubifragio molto circoscritto si è scatenato sulla zona di Cantù, con pioggia violenta mista a grandine. La stazione meteo della Rete Amatoriale del Centro Meteorologico Lombardo ha misurato ben 74,4 millimetri di pioggia. L’evento è stato del tutto localizzato, mentre su altre zone anche limitrofe si sono avute solo briciole.
La pronta rimonta anticiclonica da ovest ha limitato ulteriormente gli effetti degli spifferi instabili, che ancora quest’oggi lambiscono le zone alpine, principalmente quelle del Nord-Est. Solo sul Friuli Venezia Giulia si potrà avere qualche ultimo fugace fenomeno, prima che il tutto slitti forzatamente più ad est. Naturalmente, per quanto possa essere scontato, il bel tempo spadroneggia un po’ su tutta l’Italia, con situazioni di caldo ed afa localmente rilevanti specie al Meridione, con punte di 35-36 gradi.