CIELI SERENI SU GRAN PARTE D’EUROPA – Il possente campo anticiclonico predomina, come avviene ormai da diversi giorni, su buona parte dell’Europa Centro-Occidentale, laddove individuiamo una vasta area che appare pressoché priva di nubi significative. Il perno dell’alta pressione, con massimi barici prossimi ai 1035 hPa, è posizionato tra Isole Britanniche, Francia e Germania, ponendo pertanto un muro invalicabile per perturbazioni atlantiche, le quali sono costrette a scorrere su latitudini molto settentrionali. I fronti nuvolosi, in questo frangente, non riescono nemmeno a lambire la Gran Bretagna e risalgono verso la parte centro-settentrionale della Penisola Scandinava. L’anticiclone si espande fin verso il Baltico e la Russia Europea, contrapponendosi ad una circolazione instabile sempre situata tra zone balcaniche e bacino centro-orientale del Mediterraneo.
DISTURBI AL CENTRO-SUD ITALIA – Gli effetti dell’alta pressione si percepiscono in modo ben più netto sulle regioni settentrionali, mentre sulle restanti aree della Penisola permane qualche incertezza derivante dagli impulsi d’aria fresca ed instabile di provenienza balcanica, in scorrimento lungo il bordo meridionale dello stesso anticiclone. L’arrivo dell’aria più fresca da est ha leggermente attenuato il tepore dei giorni precedenti (le temperature non hanno superato in nessuna località i 20 gradi), rivitalizzando al tempo stesso l’instabilità sulle regioni del Centro-Sud. Più esposti i versanti adriatici, con nuvolaglia che si è addossata all’Appennino producendo anche sporadiche nevicate in montagna sopra i 1000 metri. Temporali e rovesci hanno poi interessato più direttamente l’estremo Sud e le due Isole Maggiori, dove non sono mancati episodi grandinigeni come sul capoluogo siciliano.
ALTA PRESSIONE ATTESA IN RINFORZO – L’impulso instabile odierno è l’ultimo della serie: gradualmente l’anticiclone europeo diverrà più invadente anche in sede mediterranea, riportando condizioni ovunque più stabili e nuovo tepore primaverile.