MALTEMPO SU MEZZA EUROPA – Quasi tutta la parte centro-orientale del Continente è coinvolta dagli effetti di un vortice perturbato, il cui fulcro è rimasto collocato anche quest’oggi sul cuore del comparto balcanico. L’anticiclone di blocco sulla Russia determina una sostanziale fase di stallo, impedendo il normale evolversi della depressione verso levante, che così sfoga il maltempo sulle medesime zone europee. Tra l’altro le correnti fredde risucchiate da nord mantengono piuttosto attiva la ferita perturbata. Di conseguenza il maltempo non è destinato a smorzarsi presto e le conseguenze sono già molto pesanti per alcune nazioni dell’area balcanica: si possono vedere qui gli effetti delle gravi alluvioni che da ieri imperversano in Serbia (leggi qui le ultime notizie), dove in poco tempo sono caduti quantitativi di pioggia equivalenti a quelli che in genere cadono nell’arco di 4 mesi. Al contrario, il bel tempo prevale sull’Ovest Europa con l’alta pressione delle Azzorre che ha disposto i suoi massimi sul Regno Unito.
ITALIA FRA SOLE E QUALCHE ACQUAZZONE – La circolazione perturbata balcanica lambisce anche il nostro Paese, ma almeno in questo frangente in maniera piuttosto marginale. La nuvolosità che si è estesa verso i versanti orientali non ha portato conseguenze degne di nota, trattandosi di velature e stratificazioni, seppure a tratti compatte: si tratta infatti delle frange nuvolose avanzate di una ritornante perturbata, la cui parte più attiva è ancora aldilà dell’Adriatico. L’aria più fresca che affluisce dai quadranti settentrionali ha comunque determinato l’insorgenza d’instabilità ad evoluzione diurna, più attiva laddove si sono creati i maggiori contrasti col riscaldamento diurno. Temporali più organizzati qua e là i sono avuti lungo la dorsale centro-meridionale appenninica e fino a ridosso delle coste tirreniche del Basso Lazio e della Campania, ma anche sulla Calabria jonica. Focolai temporaleschi si sono sviluppati sui rilievi delle due Isole Maggiori, con acquazzoni che hanno localmente sconfinato verso i settori costieri orientali.
RECRUDESCENZA DEL’INSTABILITA’ – Una lieve retrogressione verso ovest del vortice balcanico esporrà l’Italia ad una maggiore ingerenza perturbata, con ritorno di precipitazioni più organizzate nelle prossime 24 ore soprattutto per quanto attiene i versanti adriatici e il Sud.