Febbraio sta giungendo al termine ed il clima ha assunto un’inconsueta veste primaverile. Ne abbiamo avuto i primi sintomi fin dalla giornata di venerdì, quando Bolzano con +22.9°C ha stabilito il proprio nuovo record di caldo per il mese di febbraio. Record già di nuovo battuto, 23 gradi è la temperatura massima raggiunta in questo sabato. Le temperature hanno subito ulteriori locali aumenti su gran parte del Paese: un sabato dal sapore pienamente primaverile, tanto che piumini e pesanti capotti iniziano a far spazio a tenute d’abbigliamento molto più leggere, soprattutto sulle regioni del Centro-Nord. Il caldo coinvolge soprattutto le zone montane e questo non è un aspetto positivo per i ghiacciai, data la già grave penuria di neve in molte zone alpine.
Le temperature più alte si sono raggiunte soprattutto nelle regioni del Nord-Ovest, complici soprattutto le deboli correnti di foehn che ha favorito rialzi di temperatura più consistenti nelle vallate alpine. La punta più elevata è stata registrata in Piemonte, nelle località di Susa, con ben +26.4°C. Punte di 25 gradi anche in Lombardia, su alcune località di fondovalle della Valtellina. Caldo anche in pianura, con 23 gradi a Torino e 20 gradi misurati anche all’aeroporto di Milano Linate. Molto più bassi i valori termici in Liguria (versanti costieri), a causa del poco soleggiamento e dell’aria marittima: Genova non ha superato i 13 gradi, mentre Capo Mele non è andata oltre gli 11.5 gradi.
Il week-end è quindi iniziato all’insegna del sole e del caldo fuori stagione, ma si iniziano ad intravedere i primi segni di cedimento della fortezza anticiclonica, responsabile dell’attuale esplosione primaverile. Una corrente d’aria fresca ed instabile, legata ad un perno ciclonico sul Baltico, si va gradualmente approssimando alle Alpi in seno ad una saccatura che prova ad affondare il colpo. In effetti l’anticiclone sta leggermente indietreggiando ed il fronte in arrivo ha iniziato a portare nubi per il momento innocue sui settori alpini di confine centro-orientali. Da notare anche la presenza di nubi più basse tra Corsica, Liguria e Corsica, derivanti dall’attivazione di un richiamo d’aria più umida marittima.