La situazione in Europa – Il possente Anticiclone Africano continua ad interessare un’ampia zona del continente ed ora è in fase di propagazione verso le Nazioni orientali. Le temperature restano molto alte in Spagna, Francia, Germania, Austria e Svizzera. Caldo oltre la media anche in Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, sui Balcani e nelle Nazioni adiagiate sulle sponde del Mar Nero. Tuttavia abbiamo assistito ad un lieve indebolimento sul fianco occidentale, coinciso con l’inserimento di una perturbazione atlantica tra il Regno Unito e la Scandinavia. L’aria umida è riuscita a spingersi più a sud, provocando lo sviluppo di enormi celle temporalesche nel cuore dell’Europa.
Temporali anche sulle Alpi – L’attività termoconvettiva sta coinvolgendo l’arco alpino, soprattutto la parte centro occidentale. Rispetto alle previsioni, che indicavano Piemonte e Valle d’Aosta tra le regioni più colpite, assistiamo ad una maggiore facilità di propagazione verso est. I temporali, infatti, sono riusciti a sfondare sulle Alpi Lombarde e molto probabilmente coinvolgeranno parte del Trentino Alto Adige. Fortunatamente, al momento, non si segnalano situazioni di particolare disagio.
Caldo furioso – Le temperature non accennano a diminuire ed anzi, su molte località è stato registrato un ulteriore lieve rialzo. A causare disagio è soprattutto l’afa, che contribuisce a rendere il clima opprimente soprattutto in Val Padana e lungo le coste. Tra i valori più significativi segnaliamo i 40.4°C di Firenze, i 39°C di Modena e dintorni, i 38°C raggiunti in modo diffuso tra Umbria, Lazio, Toscana, Emilia e Sardegna. Temperature meno eclatanti hanno interessato le regioni del versante Adriatico e quelle meridionali, ma gli alti tassi di umidità non hanno risparmiato indici di calore superiori ai 35°C.
Il trend dei prossimi giorni – Prevediamo pochi cambiamenti almeno sino a giovedì, quando infiltrazioni umide più incisive dovrebbero causare una maggiore instabilità nelle regioni settentrionali. Nel fine settimana, invece, potrebbero giungere venti relativamente più freschi da ovest, con conseguente diminuzione delle temperature e maggiore variabilità in vicinanza dei rilievi.