ATLANTICO PROTAGONISTA A MEDIE-ALTE LATITUDINI – Un’ampia circolazione di bassa pressione, il cui perno si è spostato dalla Gran Bretagna alla Danimarca, convoglia correnti relativamente fresche occidentali d’origine atlantica su buona parte dell’Europa Centro-Settentrionale. La presenza di nubi irregolari delinea molto bene il raggio d’azione di questo flusso d’aria umida: la copertura appare decisamente più compatta in prossimità del minimo di bassa pressione, con piogge pertanto di maggiore rilievo sulle Isole Britanniche, sulla Danimarca e zone centro-meridionali scandinave.
TEMPORALI SULLE ALPI – Il flusso atlantico marginalmente riesce a coinvolgere i settori alpini, ove va a confluire con l’aria molto più tiepida di matrice afromediterranea. Diversi temporali sono in azione sulle aree più settentrionali dell’Arco Alpino centro-orientale, anche se i fenomeni maggiori restano relegati sui versanti esteri, in particolare sull’Austria Il corridoio d’alta pressione, presente sul Mediterraneo, tende a distendersi verso l’Est Europa, ma anche qui l’anticiclone non è così solido e si manifestano contrasti con masse d’aria diverse: la conseguenza sono i temporali diurni, risultati più frequenti tra la Bielorussia e l’Ucraina.
ITALIA DEL SUD NEL FORNO – L’anticiclone africano abbraccia gran parte dell’Italia in quest’avvio di settimana: l’annunciata bolla d’aria rovente sahariana, dopo aver interessato più direttamente la Sardegna (si sono misurate domenica punte di 44° sull’entroterra, nella piana caldissima di Ottana), si è estesa a tutto il Sud Italia. Le temperature hanno subito forti impennate: punte di 40 gradi si sono misurate in Sicilia, nella piana di Catania, mentre valori ancora più alti si sono misurati sulle valli interne, fino a sfiorare i 42°. Le altre regioni roventi sono state in particolare la Puglia e la Calabria, con qualche punta sull’interno che ha sfiorato i 40°.