EUROPA SPACCATA La profonda depressione nord-atlantica Carmen si è spostata verso levante, andando a collocarsi sulle coste meridionali scandinave. La potenza dell’area ciclonica si è parzialmente dissipata ed al centro del minimo si misurano valori minimi di pressione attorno ai 970 hPa, contro i 950 hPa di ieri al largo dell’Irlanda. Questo profondo vortice si muove in sinergia con un possente anticiclone atlantico, alimentato da masse d’aria decisamente tiepide, anch’esso in avanzamento verso est a ricoprire parte del Mediterraneo Centro-Occidentale. Ne è così derivata l’insistenza di un’accesa contrapposizione barica e di conseguenza un fiume di forti venti zonali (aria relativamente mite) ha investito le medie alte-latitudini del Continente Europeo.
Nella giornata di ieri le peggiori raffiche di vento hanno investito le Isole Britanniche ed in particolare l’Irlanda, mentre quest’oggi le punte massime di vento hanno spazzato l’Inghilterra, ma anche le aree costiere della Germania, dell’Olanda e della Danimarca, generalmente colpite da mareggiate nei tratti litoranei maggiormente esposti. Nel frattempo, la perturbazione convogliata dal vortice è slittata verso le nazioni centrali europee, arrivando a coinvolgere le zone settentrionali alpine. Un altro sistema frontale sta nel frattempo accorrendo verso il nord della Francia ed il Regno Unito, a testimonianza di altri apporti perturbati che alimentano la vasta struttura ciclonica.
L’espansione dell’anticiclone oceanico alle latitudini mediterranee ha raggiunto anche l’Italia: finalmente il bel tempo si è impossessato di buona parte del Paese ed è proprio grazie all’azione dell’alta pressione che la tempesta nord-atlantica non ha influenzato in nessun modo significativo il contesto meteo. I forti venti occidentali si sono bloccati oltralpe e il parziale addossamento della perturbazione continentale alla cresta alpina ha favorito lo sconfinamento di qualche precipitazione da stau, nevosa in quota (in genere oltre i 1500 metri), sui settori di confine, specie fra le zone valdostane e quelle lombarde.
La vasta ruota perturbata nord-europea ha tuttavia consentito l’inserimento di modeste infiltrazioni d’aria umida che, scorrendo sul bordo settentrionale della cupola anticiclonica, hanno facilmente generato formazioni nuvolose compatte di tipo medio-basso in particolar modo fra il Levante Ligure e l’Alta Toscana, con piovaschi sparsi maggiormente degni di nota a ridosso dei rilievi esposti al flusso sud/occidentale. Qualche fugace fenomeno si è avuto anche sulla Calabria meridionale, per gli strascichi di correnti nord-occidentali lasciati dalla vecchia circolazione.