RISCOSSA DELLE PERTURBAZIONI? – Provano a fare sul serio le depressioni atlantiche: la prima grande tempesta dell’autunno si è abbattuta su parte dell’Europa Centro-Settentrionale ([url=https://www.meteogiornale.it/notizia/29786-1-tempesta-saint-jude-flagella-nord-europa-9-vittime-uragano]leggi qui le ultime notizie[/url]), dopo un lungo periodo nel quale il [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/29785-1-clima-europa-il-caldo-eccezionale-ultima-settimana]caldo anomalo e l’anticiclone[/url] erano stati protagonisti: l’entità di questa tempesta è stata esaltata dal flusso caldo tropicale che ha confluito con l’aria più fredda polare marittima, di cui possiamo ben apprezzare sul Meteosat la sua irruente dal Regno Unito verso le coste atlantiche continentali e del Mare del Nord. La roccaforte anticiclonica ben radicata sul Mediterraneo e non intende affatto cedere facilmente di fronte al tentativo di sfondamento del sistema frontale collegato a questa profonda depressione: la “coda della tempesta” riuscirà comunque a coinvolgere le regioni settentrionali italiane.
ITALIA ANCORA PROTETTA DALL’ANTICICLONE – Poco o nulla è cambiato quest’oggi, per l’indiscusso dominio anticiclonico che ha garantito tempo stabile e soleggiato. Solo le regioni del Nord, come tra l’altro accaduto nei giorni scorsi, hanno risentito di nuvolaglia medio-bassa trasportata da infiltrazioni umide atlantiche: questa nuvolosità ha localmente assunto una certa consistenza, capace di generare piovaschi tra Levante Ligure ed Alta Toscana. Stavolta queste nuvole rappresentano però il sintomo di un cambiamento meteo più importante, in quanto la perturbazione in avvicinamento da ovest, legata alla depressione euro-atlantica, farà sentire i suoi effetti fin da martedì con un marcato peggioramento a partire dal Nord-Ovest, che poi si estenderà al resto del Nord: ancora una volta avremo l’Italia divisa a metà.