Il tepore primaverile che abbiamo avuto fino ad inizio week-end ha poi ceduto spazio ad un’intrusione perturbata, il cui effetto maggiore è stato quello di determinare una netta flessione termica per l’aria fredda affluita al seguito del sistema frontale. I venti settentrionali sono stati i veri protagonisti delle ultime ore ed hanno spazzato con forza le regioni centro-meridionali, toccando raffiche notevoli e ben superiori ai 100 km/h sul Basso Adriatico: a Santa Maria di Leuca sono stati toccati i 105 km/h. La situazione si sta però rimettendo nei binari della stabilità: una nuova perturbazione nord-atlantica, di cui intravediamo le propaggini perturbate più avanzate a nord delle Alpi, si trova in realtà la porta sbarrata da una nuova espansione anticiclonica, che già interessa in modo deciso buona parte della Francia e la Penisola Iberica.
Solo lievi strascichi instabili si sono attardati sulle estreme regioni meridionali nelle prime ore della giornata, ma le nubi irregolari hanno poi lasciato spazio a schiarite sempre più ampie. Il rapidissimo passaggio perturbato di domenica aveva riservato maggiore fenomenologia soprattutto le regioni adriatiche e quelle del Tirreno Meridionale, con spruzzate di neve sui rilievi montuosi, ma localmente anche in qualche settore d’alta collina. L’improvvisa intrusione d’aria fredda in quota, contrastando con quella pre-esistente, ha dato origine ai primi rovesci temporaleschi persino tra il Triveneto e le regioni dell’Alto Adriatico, zone dove i temporali sono alquanto rari a fine febbraio, in quanto l’ingresso frontale è peraltro avvenuto nelle ore centrali della giornata domenicale.
Tornando alla giornata odierna, a parte i disturbi al Sud, sul resto d’Italia si è avuta l’influenza del ramo orientale dell’alta pressione, con conseguente forte stabilità e gran sole. Le temperature hanno subito comunque un generale ribasso e sono persino tornate locali gelate notturne in Val Padana e sull’entroterra vallivo della Toscana. In giornata, nelle ore più calde, non sono state molte le località ad andare oltre i 15 gradi di massima. I valori più elevati si sono avuti in Sardegna, con i 18 gradi a Cagliari e Decimomannu, mentre Bolzano si è fermata a 17 gradi. Molto più freddo lungo i versanti adriatici, Ancona e Bari non hanno nemmeno raggiunto i 10 gradi.