Questo scorcio di Giugno, il primo dell’Estate astronomica, non sta certo mostrando le peculiarità della bella stagione. Fa fresco, anche se poi in diverse aree ove batte il sole il clima è gradevole, ma sono più le zone ove nubi e temporali la fanno da padrone. Le piogge sono cadute e seguiteranno a cadere persino abbondanti, ma se per il Nord i temporali possono considerarsi un evento normale, per il Centro e soprattutto il Sud i quantitativi di pioggia caduti negli ultimi giorni non rappresentano certo la norma. Tutt’altro. Se consideriamo che in talune lande della Sicilia o della Calabria sono stati superati i 100 mm di cumulato mensile, sfiorando addirittura i 150 in diverse località, ci rendiamo conto che il mese potrà poi essere considerato piovoso.
Erra di pensa alle piogge immaginandole associate a persistenti azioni perturbate, sappiamo difatti che in questo periodo è facile registrare lo scontro tra masse d’aria di diversa natura che poi è alla base di quelle celle temporalesche in grado di scaricare a terra ingenti quantitativi di pioggia in tempi relativamente brevi. Anzi, talvolta le precipitazioni sono così violente che, come accaduto nel week end passato, causano danni e purtroppo persino delle vittime.
Se osservassimo l’immagine satellitare odierna, identificheremmo facilmente la causa dell’instabilità, perché tale dobbiamo considerarla. Una vasta area di Bassa Pressione che nei giorni si è isolata dal flusso perturbato principale – proveniente dall’Europa settentrionale – posizionandosi tra i Balcani e le regioni Meridionali Peninsulari. Anche stamane è possibile notare vari sistemi nuvolosi muoversi in senso antiorario attorno al perno ciclonico e anche se in Italia la nuvolosità si presenta irregolare vi sarà presto un’incentivazione della copertura.
Attualmente sono segnalate deboli precipitazioni sulla Campania, confermando la proiezione dei modelli. Precipitazioni che ben presto si estenderanno alla Calabria, poi, già dal tardo mattino, andranno ad interessare anche le aree interne della Lucani e della Puglia. Anche oggi potranno esservi celle temporalesche piuttosto cattive, soprattutto nella fascia tirrenica.
Celle temporalesche che ben presto andranno a coprire anche il cielo delle regioni medio Adriatiche, quindi del Molise, dell’Abruzzo e delle Marche, rovesci temporaleschi destinati principalmente ai settori interni appenninici, ma che potranno giungere localmente fin verso i settori costieri. Per poter osservare un miglioramento si dovrà attendere la sera, quando le schiarite si faranno ampie. Sia al Centro che al Sud. Per quel che concerne il versante tirrenico, fenomeni che paiono destinati ad interessare principalmente il Lazio, localmente anche le aree interne dell’Umbria e della Toscana.
Diversa la situazione al Nord, ove registreremo una graduale intensificazione dell’instabilità dettata dai primi spifferi di aria umida temperata provenienti dall’Europa occidentale. Acquazzoni temporaleschi si svilupperanno lungo l’intera cerchia alpina, sconfineranno spesso verso le Prealpi e in diverse zone pedemontane, come ad esempio su Piemonte, Lombardia e Veneto. In serata, poi, probabile una ulteriore accentuazione dei fenomeni sulla pianura lombarda e parte di quella veneta occidentale. Non è da escludere qualche rovescio anche in Friuli, verso la costa, segnaliamo infine anche i rovesci che potranno investire l’Appennino emiliano e le Alpi Liguri.
Nelle Isole tempo che si rivelerà più soleggiato, vi potranno essere delle stratificazioni e qualche annuvolamento nelle zone interne a ridosso dei rilievi, soprattutto sulla Sicilia orientale. Prosegue la circolazione settentrionale, ma i venti sono attesi in indebolimento e inizieranno a giungere, come detto pocanzi, i primi refoli umidi da ovest. Temperature che potranno far registrare timidi quanto localizzati aumenti, ma grosso modo si manterranno immutate su buona parte dello Stivale.