Una profonda circolazione depressionaria si trova collocata in vicinanza della Scozia, da dove muove in modo instancabile le pedine perturbate che vanno a coinvolgere gran parte dell’Europa Centro-Settentrionale. Il continuo succedersi di sistemi perturbati in serie, già in azione vivace nel week-end, sta ora ulteriormente degenerando, a causa di un’energica saccatura nord-atlantica il cui ramo sta affondando nettamente in direzione del Golfo di Biscaglia. Ne consegue così un peggioramento più marcato, che sta iniziando a coinvolgere le zone settentrionali iberiche e l’ovest della Francia.
Il sistema perturbato punterà dritto verso l’Italia, generando un cambiamento decisamente vistoso dai connotati temporaneamente autunnali. Dopo che il primo affondo instabile giunto domenica è andato in parte a vuoto, ora sembrano esserci tutte le premesse per un rovesciamento definitivo dello scenario meteo sul Mediterraneo, che vede ancora le ultime resistenze degli anticicloni sub-tropicali: il mese di luglio verrà così trafitto da una lama perturbata che, seppure scorrendo con molta rapida, lascerà una ferita importante, che di certo non si chiuderà con molta facilità.
Poco di nuovo da dire per le Isole Britanniche, le zone più penalizzante dalla depressione divenuta quasi semipermanente, con temperature che hanno faticato anche quest’oggi a superare i 20 gradi. I riflessi instabili, molto più attenuati, giungono verso l’est del Continente, mentre alle latitudini più basse mediterranee resta ancora in piedi il dominio dell’anticiclone sub-tropicale. Non si sono più toccati i livelli di caldo eccessivo dei giorni scorsi, ma punte termiche di tutto rispetto (poco oltre i 35 gradi) hanno ancora penalizzato i settori balcanici, mentre i 40 gradi si sono sfiorati solo fra Turchia e Cipro.